ITRI – Attendere. E’ il verbo più utilizzato da lunedì mattina al comune di Itri dopo il malore che ha colpito il sindaco Giovanni Agresti mentre a bordo della sua Bmw si stava recando per la prima volta nel palazzo municipale dopo essere ritornato da alcune ore da un lungo viaggio negli Stati Uniti. “Avevamo un appuntamento per fare il punto sulle modalità e sulla tempistica per l’approvazione del bilancio di previsione 2024” – ha rivelato il vice sindaco Giuseppe De Santis che nelle ultime settimane aveva intensificato i suoi impegni amministrativi (De Santis è un docente presso l’istituto tecnico economico “Gaetano Filangieri”) per sopperire alla programmata assenza del sindaco di Itri.
Ora De Santis che sa i suoi straordinari potranno moltiplicarsi sulla scorta dell’evoluzione del quadro clinico del 72enne primo cittadino aurunco. Per questo motivo il vice sindaco e all’assessore all’urbanistica è in stretto contatto con la moglie e i figli del sindaco Agresti, gli unici che possono avere notizie certe sulle condizioni di salute del primo cittadino. Si trova tuttora ricoverato presso il reparto di medicina d’urgenza ( e non di terapia intensiva) dell’ospedale Dono Svizzero dove i medici hanno chiesto un margine temporale dalle 36 alle 48 ore per definire meglio il quadro clinico di Agresti.
Intanto un’informazione positiva è trapelata e sta lasciando lo spazio ad un pacato ottimismo: ha dato esito negativo la Tac cui è stato sottoposto il sindaco dopo essere stato soccorso e trasferito in ospedale dal personale del 118 in seguito al fuoristrada ( verificatosi in via Cescole, la strada che collega via Civita Farnese alla statale Appia) al termine del quale sono state tamponate tre vetture – una Ford, un furgoncino Fiat Doblo e una Fiat Panda – in quel momento fortunatamente vuote.
“In questo momento ogni previsione è azzardata e fuori luogo – ha commentato il vice sindaco De Santis – perché dobbiamo soltanto attendere quello che i medici riferiranno alla famiglia di Giovanni sulla scorta degli accertamenti diagnostici in corso. Speriamo che quanto accaduto lunedì non si sia trattato di nulla di grave per le condizioni di salute del sindaco ma sia stato provocato da una situazione di stress legato al fuso orario che probabilmente Giovanni non aveva smaltito completamente. Dobbiamo ora solo attendere, dunque”.
Se il vice sindaco Giuseppe De Santis ha confermato di essere interessato a ricevere notizie più esaustive dalla moglie e dai figli di Agresti è perché – secondo quanto è trapelato – deve decidere la qualità e la quantità del suo tempo per l’attività amministrativa al comune di Itri.
Il Sindaco era già rimasto ai box nei mesi a cavallo del 2021 e del 2022 quando fu colpito da un malore sicuramente più grave di quello capitatogli lunedì mattina. La convalescenza fu lunga ed impegnativa ed il comune, che aveva appena archiviato l’appuntamento elettorale, fu diretto dall’allora vice sindaco Elena Palazzo, rimasta sì consigliera comunale di maggioranza ma nel frattempo eletta consigliera regionale e nominata assessore all’ambiente della Giunta di Francesco Rocca. E sul da farsi nelle prossime settimane ne ha parlato lo stesso vice sindaco De Santis in alcune telefonate alla stessa Elena Palazzo, all’ex sindaco Antonio Fargiorgio e al presidente del consiglio comunale Salvatore Ciccone.
Intanto una “valanga “ di attestati di solidarietà e di pronta guarigione per il sindaco di Agresti stanno arrivando sui telefonini della moglie e dei figli ai quali (unitamente ai medici dell’ospedale Dono Svizzero di Formia), per quanto possa apparire paradossale, potrebbe finire il destino, dopo due anni e mezzo dal voto amministrativo, della consiliatura del comune itrano che nei giorni scorsi, su iniziativa proprio dell’assessora Palazzo, aveva ospitato, a distanza di vent’anni, la visita di un presidente della Regione Lazio per annunciare il cronoprogramma degli interventi progettuali per la messa in sicurezza delle zona colpite dalla disastrosa alluvione in contrada Campiglioni nella notte tra il 3 ed il 4 novembre 2021. Questo evento calamitoso, alla vigilia del primo malore che colpì il sindaco appena eletto, dimostrò come la consiliatura in corso non fosse iniziata sotto la migliore stella.