FORMIA – Il timore è fondato: la farmacia del comune di Formia, che si trova all’altezza dell’ingresso dell’ospedale “Dono Svizzero” rischia la momentanea chiusura. Dal 2 gennaio scorso la ditta che fornisce i farmaci alla struttura pubblica ha chiuso il collegamento telematico e, pertanto, ha interrotto completamente qualsiasi tipo di fornitura di prodotti sanitari. Il motivo? Il comune di Formia sarebbe moroso per diverse fatture, avrebbe accumulato nel corso del 2023 un debito tale da costringere la ditta fornitrice a non rispondere più alle ordinazioni provenienti dal comune di Formia.
La determina dirigenziale di liquidazione è stata più volte scritta, modificata e integrata ma ha – secondo quanto rivela l’ex sindaco Paola Villa che ha presentato l’urgenza al sindaco Gianluca Taddeo – non è stata mai controfirmata dalla segretaria generale Marina Saccoccia. Intanto si continuano a registrare i primi disagi e disservizi ai danni di anziani e fasce sociali più a rischio: la farmacia comunale di Formia è rimasta senza medicine e, a fronte delle richieste aumentate in questo periodo dell’anno ha dovuto mandare indietro diversi cittadini spiegando di non disporre dei farmaci richiesti.
Durissimo è l’atto d’accusa, sul piano politico, dell’ex sindaco Villa: “L’amministrazione targata Taddeo-Cardillo Cupo trova 324.669,51 euro per gli spettacolini, le lucettine e gli alberelli, ma non trova i soldi per liquidare i fornitori di farmaci e permettere alla farmacia di rifornirsi. Sollecitiamo che venga subito redatta e firmata, finalmente, la determina con impegno di spesa, per poi ottenere il visto contabile, e successivamente emettere, da parte delle casse comunali, il mandato di pagamento. Solo così, la ditta fornitrice potrà riaprire il contatto telematico per gli ordini. Se tutto ciò,avviene entro oggi e procederà regolarmente, forse tra una settimana si potranno riavere i farmaci in farmacia comunale. Intanto chi amministra pensa a San Valentino, sta organizzando il carnevale e parla di ‘missione Sanremo 2024’…tutto pagato con soldi pubblici, a spese della comunità che rimane senza farmaci” – ha concluso l’ex sindaco di Formia.