LATINA – Per un vizio di notifica ha conosciuto un rinvio al 29 febbraio l’udienza preliminare che, in programma giovedì mattina davanti il Gup del Tribunale di Latina Laura Morselli, avrebbe dovuto decidere il destino processuale del 50enne ex diacono ed insegnante di religione accusato di violenza sessuale ai danni di cinque ex suoi alunni del liceo scientifico “Majorana” di Latina. A chiedere il rinvio a giudizio dell’uomo è stato il procuratore aggiunto Carlo Lasperanza ma l’udienza è saltata a fine mese per un’omessa notifica ad una delle cinque difese.
Se l’indagato, difeso dagli avvocati Donatello D’Onofrio e Carlo Fusco, ha preferito stare lontano dall’aula della dottoressa Morselli, erano pronte già sei richieste di costituzione di parte civile: a quelle dei genitori e delle vittime degli abusi (nel frattempo diventate maggiorenni) si è aggiunta quella della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Lazio Monica Sansoni. Il Gup si pronuncerà nella prossima udienza su queste richieste e su quella di rinvio a giudizio del dottor Lasperanza nei confronti dell’ex professore di religione finito lo scorso luglio ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un minore e tentata violenza sessuale ai danni di altri tre studenti del liceo scientifico.
Il quadro accusatorio è grave: il 50enne, “approfittando del proprio ruolo di insegnante di religione, dapprima instaurava un rapporto confidenziale con i suoi alunni e poi incominciava un intenso rapporto telematico intrattenendo comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network, nonché in diverse occasioni cercava con loro il contatto fisico con la finalità di agire loro violenza di tipo sessuale”. Gli stessi studenti quando si resero conto di quanto gli stava capitando furono i primi a porre fine a questa incresciosa situazione informando e coinvolgendo gli insegnanti che si rivolsero alla Procura di Latina.