FORMIA – Ma chi realizzerà e quanto costerà il primo lotto del progetto che, denominato “La Passeggiata di Cicerone”, avrà l’onere di rigenerare e riqualificare finalmente un tratto importante del waterfront di Formia? Il sindaco Gianluca Taddeo, annunciando la firma di contratto con la società che realizzerà l’intervento nell’ambito della Misura M5C2-2.1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza ( si tratta di un finanziamento del Ministero degli Interni), avrebbe potuto specificare come sia stata davvero serrata la gara, sviluppata nelle sedute del 3 e 8 gennaio scorsi, promossa dalla centrale unica di committenza “Riviera di Ulisse”.
A realizzare i lavori sarà un raggruppamento temporaneo d’impresa in cui spicca un’impresa di Gaeta, la “Accetta Costruzioni srl” che, capitanata da un imprenditore molto bravo che corrisponde al nome di Eduardo Accetta (in passato consigliere comunale di Forza Italia nella prima consiliatura del sindaco Cosimino Mitrano), svolgerà il ruolo di capogruppo. Le altre due imprese componenti dell’Ati sono di Civitavecchia e di Roma e, più precisamente, la “Sportiello Riparazioni Costruzioni Navali Srl” e “Parchi e Giardini srl”.
Le loro offerte, tecnica ed economica, hanno conseguito rispettivamente 88,00 e 2,469 punti, a fronte di un ribasso offerto pari all’ 8,215% per i lavori e 10,150% per il servizio di progettazione. L’aggiudicazione dell’appalto è avvenuta con il punteggio finale di 90,469 punti a fronte del punteggio di 89,436 punti ottenuta dalla seconda classificata, il “Consorzio Stabile Aurora Scarl”, la cui proposta è stata definita “anomala”. Tutto in regola per le altre società che si sono piazzate dal terzo al quinto posto e, più precisamente, “Eurosaf” (68,016 punti), il Raggruppamento temporanea d’impresa “Liri Sama” /85,023 punti) e l’Ati “Ici-Nuovaedilmonte-Idresia Infrastrutture” (52,716 punti).
Il comunicato del sindaco Taddeo avrebbe potuto aggiungere l’entità finanziaria dei lavori: tre milioni e 851mila euro , compresi gli oneri per la sicurezza e i costi per la manodopera. La conclusione dell’appalto e la sottoscrizione del contratto lo scorso dicembre erano preceduti dall’approvazione da parte della Giunta del progetto definitivo per realizzare, appunto. la rigenerazione del waterfront della città denominato “La Passeggiata di Cicerone”. L’esecutivo l’aveva fatto con la consapevolezza che il finanziamento previsto dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza non basta per realizzare completamente l’opera. Ma bisogna iniziarla per non perdere quello già assegnato e anche per rilanciare, in occasione del giro di boa del mandato consiliare, l’immagine della stessa amministrazione comunale di cento destra.
Il semaforo verde dell’esecutivo del sindaco Gianluca Taddeo è arrivato a nove mesi dal conferimento dell’incarico “ad hoc” all’architetto di Arpino Maurizio Mastroianni (peraltro liquidato primancora della sottoscrizione del contratto d’appalto) e a due anni e mezzo da quando – era il 3 giugno 2021 – l’allora commissario Prefettizio del comune di Formia, il Prefetto Silvana Tizzano, con i poteri del consiglio comunale licenziò la fattibilità ed economica della stessa soluzione progettuale. L’approvazione della delibera numero 252 del 6 dicembre scorso rappresento, di fatto, uno spartiacque politico sul quale ha lavorato tantissimo l’assessore alle Opere Pubbliche del comune di Formia Eleonora Zangrillo nonostante la ripartizione, dopo un estenuante e sterile tira e molla, ha conosciuto soltanto il 31 marzo scorso (ma l’insediamento operativo c’è stato dopo diverse settimane) il nome del nuovo dirigente, Giuseppe Viscogliosi, anche lui di Arpino come Mastroianni.
Il progetto definitivo varato a dicembre ha un importo finale di cinque milioni e mezzo di euro ma “soltanto” tre milioni e 148mila euro riguarderanno la realizzazione di una tranche degli interventi previsti cui si aggiungono – come detto – oltre 83mila euro per gli oneri della sicurezza, 878 mila per i costi della manodopera. L’intervento consisterà nella realizzazione lungo il waterfront della città (a partire dal litorale di Vindicio e sino all’area occupata dai cantieri navali posta al di sotto della rotonda dei Carabinieri) di una passeggiata archeologica costituita da un sistema di percorsi pedonali di connessione sia tra le varie emergenze archeologiche e naturalistiche presenti, sia con il centro urbano costituito dalla Via Vitruvio, il tutto per una lunghezza complessiva di circa due chilometri e mezzo. Il progetto, suddiviso in quattro tratti prevede, altresì, la realizzazione di spazi di aggregazione, in particolare nei pressi Piazza Marina nella parte sottostante l’ex discoteca “Marina di Castellone” sottratto definitivamente alla criminalità organizzata e acquisito al patrimonio dell’Ente con Deliberazione di Consiglio Comunale numero 4 del 28 marzo 2022.
E’ orientamento della Giunta aprire subito i primi cantieri in direzione del litorale di ponente della città, insomma da Largo Marina sino alla pinetina di Vindicio. L’amministrazione comunale sa di avere una coperta molta corta per sostenere finanziariamente la realizzazione di quest’opera. La riqualificazione del waterfront del lato di levante – quello che per intenderci che interesserà il tratto Largo Marina-porto Vespucci – avverrà solo successivamente con questa opzione economica: l’inserimento di un capitolo ad hoc nel prossimo bilancio di previsione, l’accensione di un mutuo o la richiesta di un finanziamento alla Regione Lazio – ha fatto sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo.
Il comune per la cantierabilità del primo tratto della passeggiata de “La Passeggiata di Cicerone” (a svolgere il ruolo di Responsabile unico del procedimento è l’ingegner Claudio Severino Filosa ) prevede tempi celeri. Intanto il progetto definitivo ha già comportato degli impegni di spesa, il più cospicuo dei quali – oltre 91mila euro – è stato previsto e già bonficato per l’onere professionale previsto per il tecnico estensore, l’architetto Maurizio Mastroianni. La Giunta per lo svolgimento di una perizia geologica sulla terraferma ha incaricato la dottoressa Silvia Staiano di Formia (con un impegno di spesa che sfiora gli 11mila euro), per quella geologica in ambienti subacquei è stata investita la società “Teichos” di Napoli (per quasi 10mila euro), per la realizzazione geologico-sismica è stato incaricato il geologo Pierluigi Di Russo di Fondi (per oltre 13mila e 500 euro), per i rilievi planoaltimetrici (di supporto al Rup in fase espropriativa e di assistenziale catastale) è stato nominato il geometra Giuseppe Napolitano di San Cosma e Damiano (per un impegno di spesa di oltre 15mila euro) così come è stato affidato l’incarico “ad hoc” all’architetto Michele Stamegna (per un impegno di spesa di oltre 44mila euro) per la verifica di progettazione e di supporto al Rup per la validazione del progetto definitivo.
Per dar vita alla riqualificazione del waterfront il comune di Formia sarà costretto ad acquisire alcuni terreni (soprattutto nella zona della Marina) per le cui procedure di esproprio è stata garantita la copertura finanziaria di 113mila euro. Se per alcuni privati è stata raggiunto già un accordo bonario, per altri la trattativa è appena agli inizi e si pensa di definirla – ha anticipato l’assessore Zangrillo – nelle prossime settimane.