SUD PONTINO – Può tornare a scuola, presso un istituto superiore di Formia, il 17enne di Minturno che, accusato di violenza sessuale continuata ed aggravata e di stalking ai danni dell’ex fidanzata di 16 anni, anche lei di Minturno, aveva subito il provvedimento di permanenza in casa. Il Gip del Tribunale dei Minorenni Paola Manfredonia, raccogliendo un’istanza del legale difensore del giovane, l’avvocato Massimo Signore, ha concesso la possibilità al 17enne di tornare a scuola, la stessa frequentata dall’ex fidanzata anche se iscritta in una classe diversa. La studentessa aveva fatto rilevare le angherie di cui sarebbe stata vittima dal marzo 2022 all’ottobre scorso scrivendo un tema sul caso di Giulia Cecchettin, la studentessa veneta uccisa dall’ex fidanzato.
La 16enne di Minturno – come riportato inizialmente da questo portale – aveva raccontato di aver subito violenza e la sua docente di italiano, dopo aver letto il compito, lanciò l’allarme alla dirigente scolastica e alla psicologa della scuola e così, dopo la denuncia dei suoi genitori ai Carabinieri, l’ex fidanzato della ragazza è stato denunciato. Da quel momento la studentessa, che aveva trovato il coraggio di scrivere ciò che non era riuscita a dire a voce, aveva reso nota la persecuzione che viveva a causa del suo ex-fidanzato. La 16enne attraverso quel compito in classe aveva palesato il suo stato d’animo e, utilizzando la terza persona singolare, aveva scritto che l’amore è cosa ben diversa dall’essere pedinata, minacciata e costretta a subire atti sessuali contro la propria volontà immortalati in un video con un telefonino.
Il 17enne, interrogato dal Gip Manfredonia, ha fornito la sua versione sui fatti e ha negato gran parte degli addebiti, in particolare quello di aver costretto la giovane a un rapporto sessuale non consenziente. In sede di interrogatorio davanti il Tribunale dei minori di Roma l’avvocato aveva chiesto finanche la revoca della permanenza in casa per il 17enne ed eventualmente il divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex fidanzata. Invece la dottoressa Manfredonia ha confermato il primo provvedimento cautelare derogandolo con la possibilità per il giovane di tornare a scuola.