VENTOTENE – Compressione dei tempi di realizzazione degli interventi previsti, contenimento dei costi e rispetto di tutte le determinazioni finalizzate a salvaguardare il fragile ecosistema del sito. Sono state queste le garanzie che il governo Meloni intende perseguire nell’ambito del progetto di riqualificazione e recupero funzionale dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano sull’omonimo isolotto di Santo Stefano a Ventotene. A fornire queste rassicurazioni è stato in persona il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin incontrando a Roma il Commissario Straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce.
Al vertice hanno preso parte Mario Antonio Scino e Massimiliano Conti, rispettivamente Capo di Gabinetto e vice capo di gabinetto del Minstro Fratin, Gianluigi Nocco, Direttore Generale Valutazioni Ambientali, Loredana. Gulino, Capo Dipartimento Amministrazione Generale, Pianificazione e Patrimonio naturale, Alessio Serafia, Segretario particolare del Ministro, Luigi Guerci, Responsabile Unico del Contratto e Andrea Nardone, coordinatore della struttura Commissariale.
Macioce ha ripercorso tutti gli step progettuali alle prese con una serie di vincoli stringenti in cui si sono inserite ulteriori prescrizioni, come quelle scaturite dalle determinazioni della Commissione VIA risalenti alla presentazione del progetto per la realizzazione di un approdo a Santo Stefano avviato nel marzo 2021. Avviato con uno stanziamento di 70 milioni di euro nel 2016, l’ex carcere si trasformerà in un polo multifunzionale che attrarrà ricercatori, studiosi e visitatori interessati al Percorso espositivo museologico e alla Scuola di Alta Formazione, in cui avranno luogo eventi, seminari, workshop, laboratori e mostre.
A conclusione dell’incontro Macioce ha evidenziato come “tra le otto amministrazioni firmatarie del Contratto Istituzionale di Sviluppo, il ruolo del Mase è davvero strategico e l’incontro con il Ministro, che è anche il primo dall’istituzione della figura commissariale nel 2020, ne è la riprova. Confrontandoci sui 14 sfidanti obiettivi del “Cis”, tra cui vi è anche l’approdo, il Ministro mi ha assicurato il maggior supporto possibile per la compressione dei tempi e il contenimento dei costi, nel rispetto di tutte le determinazioni volte a salvaguardare il fragile ecosistema di Santo Stefano.”
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