VENTOTENE – Compressione dei tempi di realizzazione degli interventi previsti, contenimento dei costi e rispetto di tutte le determinazioni finalizzate a salvaguardare il fragile ecosistema del sito. Sono state queste le garanzie che il governo Meloni intende perseguire nell’ambito del progetto di riqualificazione e recupero funzionale dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano sull’omonimo isolotto di Santo Stefano a Ventotene. A fornire queste rassicurazioni è stato in persona il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin incontrando a Roma il Commissario Straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce.
Al vertice hanno preso parte Mario Antonio Scino e Massimiliano Conti, rispettivamente Capo di Gabinetto e vice capo di gabinetto del Minstro Fratin, Gianluigi Nocco, Direttore Generale Valutazioni Ambientali, Loredana. Gulino, Capo Dipartimento Amministrazione Generale, Pianificazione e Patrimonio naturale, Alessio Serafia, Segretario particolare del Ministro, Luigi Guerci, Responsabile Unico del Contratto e Andrea Nardone, coordinatore della struttura Commissariale.
Macioce ha ripercorso tutti gli step progettuali alle prese con una serie di vincoli stringenti in cui si sono inserite ulteriori prescrizioni, come
A conclusione dell’incontro Macioce ha evidenziato come “tra le otto amministrazioni firmatarie del Contratto Istituzionale di Sviluppo, il ruolo del Mase è davvero strategico e l’incontro con il Ministro, che è anche il primo dall’istituzione della figura commissariale nel 2020, ne è la riprova. Confrontandoci sui 14 sfidanti obiettivi del “Cis”, tra cui vi è anche l’approdo, il Ministro mi ha assicurato il maggior supporto possibile per la compressione dei tempi e il contenimento dei costi, nel rispetto di tutte le determinazioni volte a salvaguardare il fragile ecosistema di Santo Stefano.”