SAN VITTORE DEL LAZIO – Un nuovo centro storico quello che si presenta oggi agli occhi dei cittadini di San Vittore del Lazio. Un nuovo ‘volto’ che – come evidenzia il sindaco Nadia Bucci –“rafforza il senso di appartenenza al nostro paese e contribuisce a dare un’identità più originale allo stesso.”Non senza alcun sacrificio è stato possibile portare a termine il risanamento del centro storico e, in modo particolare, degli spazi antistanti la scuola capoluogo e Casa Paliotta”. Si tratta di un intervento, infatti, inserito nel programma elettorale del 2019 su proposta del vice sindaco Roberto Bucci che sarebbe dovuto durare pochi mesi e che purtroppo ha subito, invece, i ritardi di una serie di adempimenti amministrativi ( pareri, soprintendenza, fornitura del materiale) che hanno comportato l’allungamento dei tempi, rispetto a quanto era nei piani”.
La chiusura definitiva del cantiere di fatto permette la restituzione alla comunità di uno spazio rinnovato, originale senza però perdere quel legame identitario con la tradizione del paese. Il cemento disgregato delle superfici piane e quello applicato sulle pareti del muraglione della chiesa hanno lasciato il posto ad una tessitura muraria in pietra calcarea mista ed irregolare. Sotto questo muro si sviluppa la nuova piazza della Memoria che ospita il monumento ai caduti della Grande Guerra alla cui sommità era posta la statua della Vittoria Alata trafugata da un soldato americano durante la seconda guerra mondiale.
Motivo per cui nei giorni scorsi una delegazione dell’amministrazione comunale si è recata ad Agnone, presso l’Antica Fonderia ‘Marinelli’, eredi di Nicodemo Marinelli, sindaco di San Vittore del Lazio nel 1848, per commissionare la riproduzione in bronzo della Vittoria Alata in maniera tale che il monumento “possa dirsi finalmente completo – ha commentato il sindaco di San Vittore Nadia Bucci – per continuare a consegnare la memoria dei nostri grandi eroi del passato alle generazioni future”. Da parte del Primo cittadino non sono tardati ad arrrivare i ringraziamenti a chi ha permesso la realizzazione di quest’opera: la ditta che ha eseguito i lavori, la “Dsd” di Sora, nelle persone del geometra Maurizio Di Prospero e del geometra Aldo D’Orazio, gli architetti Silvano e Valentina Tanzilli.
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