GAETA – Nuova sortita del Consorzio Industriale Sud Pontino (Cosind) sul potenziamento dell’assetto viario del Basso Lazio. Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione di ieri pomeriggio, su proposta del Presidente, Salvatore Forte, ha approvato, all’unanimità, la decisione di istituzionalizzare un “tavolo tecnico” tra tutti i soggetti interessati a promuovere e concretizzare ogni iniziativa necessaria a rimuovere lo storico isolamento viario ed infrastrutturale del Sud pontino.
La decisione, stimolata anche da analoga richiesta formulata al Presidente Forte dal Sindaco di Fondi, Dott. Salvatore De Meo, fa seguito alle iniziative già avviate, in tal senso, dall’inizio dell’anno, dalla dirigenza del Cosind, con gli incontri tenutisi a Cassino, a metà gennaio, con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale, il Comune e l’Università di Cassino, Sindaci ed amministratori locali e consiglieri regionali e, successivamente, a Gaeta, a metà febbraio.
“A tali incontri dovrà, ora – si legge in una nota – essere dato seguito e concretezza, attraverso un percorso calendarizzato ed allargato, appunto, a tutti i soggetti, istituzionali e non, interessati a rimuovere le ataviche carenze della viabilità della nostra provincia ed in particolare, il drammatico isolamento infrastrutturale in cui è confinato il sud pontino, in relazione alle esigenze della portualità di Gaeta, del Centro Agro-Alimentare di Fondi, del Centro termale di Suio, della Fondi-Ceprano e del tratto sud del famoso Corridoio tirrenico (Pedemontana di Formia e Formia-Fondi-Terracina), oltre che di un potenziamento della Formia-Cassino e dell’auspicabile trasversale Gaeta-Vasto”.
Non sfugge che al completamento della ferrovia Formia – Gaeta (Littorina) mancano solo 3 chilometri, mentre al collegamento tra il piazzale di Bevano ed il porto di chilometri ne mancano solo 1,5. In questo caso l’anello consentirebbe ai treni di entrare direttamente nello scalo commerciale e rendere competitiva l’attivazione di altri traffici.
“Da troppo tempo – sottolinea Salvatore Forte – si sente parlare, a più riprese, della imprescindibilità di una rete viaria adeguata, per la nostra provincia e del potenziamento della sua portualità commerciale e turistica, in grado di supportare le realtà economiche locali, ma dinamiche politico-istituzionali hanno, di fatto, frenato la realizzazione di opere a favore di un territorio che, per essere competitivo ed attrarre investimenti, necessita, indiscutibilmente, di nuove infrastrutture e del potenziamento di quelle esistenti. Ridurre i tempi di percorrenza, aumentare la sicurezza ed incrementare i trasporti commerciali: sono questi, gli obiettivi da perseguire, per rispondere alla pressante esigenza di creare un legame più stretto tra il sistema socio-economico delle nostre città e i principali snodi nazionali ed europei”.
Proprio ieri mattina il presidente Forte aveva avuto una lunga discussione con disoccupati e cassintegrati provenienti da fabbriche e cantieri navali già chiusi, in forte ridimensionamento o che comunque stanno cambiando pelle, espellendo di fatto manodopera professionalizzata. La desertificazione industriale, insieme all’isolamento viario, sta generando prospettive sociali allarmanti.