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Formia / Convegno “Bachelet”, successo per la 41^ edizione con al centro l’ “Unione europea”

FORMIA – Il neo presidente dell’Azione Cattolica diocesana di Gaeta, il professor Giuseppe Casale, si è congedato nei migliori dei modi dall’incarico rivestito sinora (quello di presidente dell’associazione culturale “Vittorio Bachelet”) moderando la riuscita ed attesa 41° edizione del convegno “Bachelet”. A ricordare l’opera e la figura dell’indimenticato presidente della stessa Azione Cattolica (fu lui a portare a compimento la modifica dello Statuto dopo la conclusione del Concilio Vaticano II) e vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura – ucciso da un commando delle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980 nell’atrio della facoltà di scienze Politiche dell’università “La Sapienza” di Roma in cui insegnava diritto amministrativo.- è stato l’ex direttore “Avvenire” Marco Tarquinio.

Nella veste di direttore editoriale del quotidiano cattolico Tarquinio è intervento a Formia presso il piccolo teatro “Iqbal Masih” per relazione sull’attualissimo tema “Unione Europea: realtà o utopia?” . In vista proprio delle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno il professor Casale è stato un abile provocatore ad effettuare con Tarquinio un focus sull’attuale stato di salute dell’Unione Europea, tra le difficoltà emerse in molti paesi, i segnali sempre più preoccupanti di sovranismo, le prese di posizione di fronte alle grandi questioni internazionali, le attese e le speranze che il sogno europeo può ancora suscitare nei cittadini stessi e in quelli delle vicine nazioni.

 Che l’Europa debba essere davvero quanto sollecitato oltre 80 anni nel confino di Ventotene gli autori del “Manifesto” un “luogo di pace” lo ha ribadito, a più riprese, l’ex direttore di “Avvenire”, rimarcando come l’istituzione Europea tra importanti risultati centrati ne debba perseguire alcun’altri ancor più significativi., in primis quello dell’integrazione tra gli Stati della stesa Unione: “Da un punto di vista esistenziale noi siamo Europei – ha detto il giornalista – anche se nuove generazioni stanno vivendo sia le grandi opportunità che le farraginosità di una sfida sull’integrazione che ha rallentato e si è fermata quasi del tutto”.

L’Europa – e i conflitti bellici tra Ucraina e nel Medioriente lo stanno dimostrando – “non è purtroppo protagonista dei tentativi per disinnescare i fronti di guerra nel mondo come se non avessimo imparato niente nel Novecento. Dimentichiamo noi stessi che alcune guerre le abbiamo innescate noi: pezzi di Europa (chiaro riferimento alla Francia), hanno fatto partire quella al regime libico finendo per destabilizzare quasi l’intero continente africano con risvolti fino ad oriente”. Alcune questioni, poi, dell’agenda politica italiana non potevano sfuggire allo svolgimento del convegno cui ha preso parte, tra gli altri, l’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari. Su tutte quella del premierato. Tarquinio si è detto “molto preoccupato” su questa riforma fortemente voluta da Giorgia Meloni: “Quando mandiamo un solo uomo al comando le democrazie si trasformano in altro: leaderismo e autarchie, invece, noi cattolici dovremmo ricordarci e ricordare, come la politica – ha ammonito l’ex direttore di Avvenire – è la fatica della costruzione del consenso”.

“Quando le istituzioni comunitarie sembrano lontane dalla realtà, è la vita di tutti i giorni che ci ricorda – ha aggiunto il segretario dell’associazione “Vittorio Bachelet Giorgio Di Perna – l’importanza dell’Unione e dei suoi valori enunciati all’articolo 2 del Trattato di Lisbona e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. Basta sfogliare un quotidiano per leggere i terribili racconti che arrivano dall’Ucraina, da Gaza e da tutti i luoghi devastati dalla guerra. Basta conoscere le nomination per gli Oscar e scorgere la presenza di “Io Capitano”, il film di Garrone che narra ciò che vivono tanti migranti che cercano di arrivare in Europa nella speranza di un futuro più giusto. Basta seguire un notiziario per apprendere che in Ungheria, uno dei 27 Paesi dell’Ue, la dignità umana dei detenuti viene gravemente lesa e i diritti umani vengono letteralmente calpestati”.

“Basta viaggiare in auto per notare le code di trattori e mezzi agricoli di coloro che, da settimane, protestano ininterrottamente contro le istituzioni. Basta navigare sui social e imbattersi nei reel in cui, soprattutto le nuove generazioni, chiedono un futuro più equo e giusto e maggiore attenzione alle tematiche ambientali – ha aggiunto concludendo Di Perna – Proprio noi, che viviamo a pochi minuti di nave da Ventotene – dove, grazie all’intuizione di Spinelli, Rossi e Colorni, il sogno europeo ebbe inizio –, non potevamo esimerci dal toccare queste importanti tematiche nell’annuale Convegno Bachelet che, organizzato insieme all’Azione cattolica diocesana, si è rivelata essere un’occasione di riflessione, di confronto e di dialogo su questi temi sociopolitici, etici e culturali”.

Il convegno Bachelet 2024 è stata, infine, anche l’occasione per rinnovare il tesseramento ad un’associazione che ha sempre considerato la formazione culturale la stella polare della sua apprezzatissima attività sul territorio del sud pontino. Tra alcune settimane saranno rinnovate, come da Statuto, le principali cariche dell’associazione, in primis quella di presidente al posto del dimissionario professor Giuseppe Casale.

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