ALATRI – La prossima udienza, la seconda, del processo in programma il prossimo 1 marzo per l’omicidio di Thomas Bricca avvenuto nel Girone di Alatri il 30 gennaio 2023 sarà anticipata il giorno prima da un pronunciamento che, pur non interessando il dibattimento ora al via, riguarderà la fase cautelare dei due soli imputati, Roberto e Mattia Toson, padre e figlio di Alatri accusati di aver ucciso con un solo colpo di pistola Thomas.
Il 29 febbraio, alle 9.45, il Riesame sarà chiamato a pronunciarsi e definire meglio alcuni elementi per i quali la scorsa settimana la Cassazione ha annullato – con rinvio – parte dell’ordinanza con cui nel luglio 2023 lo stesso Tribunale della Libertà aveva confermato il carcere per padre e figlio. Insomma 24 ore prima che riprenda il processo con l’attesa audizione del vero bersaglio dei due Toson, il marocchino Omar Houdi, una diversa sezione del Riesame sarà chiamata a definire meglio i dubbi che nutrono i legali difensori Angelo Testa e Umberto Pappadia in ordine al movente dell’omicidio di Thomas, perché a sparare è stato un mancino, l’altezza, le scarpe, il casco ed il tipo di scooter in sella al quale è arrivato il killer o i killer al Girone di Alatri.
La Cassazione è stata chiara su un aspetto: il Riesame dica meglio perché il killer di Thomas sia un mancino quando gli avvocati Testa e Paddadia sostengono il contrario e, cioè, che Mattia Toson è un destrimano.
Intanto l’udienza del processo del 1 marzo in Corte d’Assise è stata anticipata da un altro provvedimento importante che ha riguardato le due risse del 28 e del 29 gennaio 2023 che precedettero – forse per certi versi ne sarebbero state la causa 13 mesi fa – l’omicidio di Thomas. Il Gip del Tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante, raccogliendo una richiesta del sostituto procuratore Rossella Ricca – lo stesso magistrato che rappresenta l’accusa in Corte D’Assise contro i due Toson – ha emesso di decreto di condanna penale per le 11 persone coinvolte, tutte residenti ad Alatri tranne una che vive a Morolo.
Variano da 1800 a 2400 euro ciascuno, provvedimenti che, oggetto di impugnazione nei prossimi trenta giorni, riguardano ragazzi romeni, marocchini ed egiziani e, tra questi, Omar Hauodi e gli imputati Mattia e Roberto Toson. Relativamente alla rissa che scoppiò il 28 gennaio in piazza Santa Maria Maggiore stati sanzionati, oltre ai tre summenzionati, il fratello minore di Mattia Toson, Niccolò, il romeno di Morolo Alexandru Nicola Negru, Cristian Belli di Alatri e l’egiziano Sameh Ahmed Ali Bakrash, quest’ultimo, insieme a Omar Hauodi, che ebbe la peggio rispetto agli altri con diverse ferite e traumi riportati al torace e alla faccia.
Il Gip Bracaglia Morante – lo stesso che firmò lo scorso luglio l’ordinanza d’arresto per i due Toson con le accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione – ha condannato relativamente alla rissa che c’è stata il 29 gennaio 2023 nei pressi del Bio Bar Mattia Toson, Francesco Dell’Uomo (fratellastro di Roberto Toson) – fu lui a riportate la peggio con una prognosi di un mese a causa della frattura del calcagno del piede destro, gli egiziani Bakrash, Ali Rajab, Quadah Saad Abo, Reda Mohmed Elaksar, oltree che Negru e Belli. Le sanzioni pecuniarie più pesanti le hanno riportate i giovani che presero parte alle due risse ed il Gip ha previsto una scontistica nel senso che coloro che pagheranno la sanzione commitata entro due settimane dalla notifica: la sanzione di 2400 euro scenderà a 1920 euro e quella di 1800 a 1440 euro.
E coloro che decideranno di evitare il processo dovranno pagare o, in alternativa, proporre – come detto – opposizione.