LATINA – Non solo la presentazione della nuova rete ospedaliera in provincia di Latina ma anche un momento di condivisione con i rappresentanti dei singoli territori sulle politiche sanitarie che la Regione sta mettendo in campo per il triennio 2024-2026. Ha perseguito questi obiettivi la conferenza dei sindaci sulla futura programmazione sanitaria che, convocata dal sindaco del comune capuologo Matilde Celentano, ha registrato la partecipazione, tra gli altri, della direttrice generale dell’Asl Silvia Cavalli e del presidente della Regione Francesco Rocca.
Il governatore, alla presenza del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e di numerosi assessori e consiglieri regionali eletti in provincia di Latina si è soffermato sulla bontà degli interventi infrastrutturali realizzati e quelli previsti che potranno beneficiare di 41 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Rocca ha definito una “sfida accattivante” la scommessa del suo corso di politico di portare da 1,88 posti letto per mille abitanti del 2022 ai 3 per mille nei prossimi 18 mesi. E primancora dell’adeguamento delle strutture già esistenti e della realizzazione dei nuovi ospedali, quelli di Latina e di Formia. Per i quali la Regione ha avviato un’interlocuzione istituzionale con l’Inail per ottenere una maggiore copertura economica rispetto a quella al momento disponibile.
In attesa del nuovo ospedale di Latina, il presidente Rocca ha annunciato il completamento delle discipline necessarie al Dea di II livello. E cioè la Cardiochirurgia, la chirurgia Maxillofacciale, la chirurgia plastica e la pneumologia. E l’intento è “consentire ai cittadini di Latina e della provincia di essere curati in maniera adeguata sul territorio. A Latina non c’è la Cardiochirurgia, a Roma ce ne sono otto e sono troppe”. A tal riguardo la direttrice generale dell’Asl di Latina Silvia Cavalli, prossima (il 22 marzo) ad uscire di scena dopo un apprezzato mandato triennale, ha chiarito come l’esistente sala operatoria ibrida esistente al Santa Maria Goretti sarà a disposizione della cardiochirurgia. E aumenteranno, prima dell’estate 2024, anche i posti letto, ben 20, per cui sono già iniziati i lavori: di cui 14 posti nella rianimazione che sostituirà il laboratorio analisi prossimo ad essere de localizzato al sesto piano del nosocomio dell’ospedale del comune capuologo.
Quindici milioni di euro verranno stanziati, in occasione del Giubileo 2025, per ammodernare e ristrutturare i Pronto
Entro il prossimo giugno il pronto soccorso del Dono Svizzero di Formia vedrà la riqualificazione degli ambienti e la realizzazione di un nuovo layout distributivo interno. “E per gestire il sovraffollamento dei pronto soccorso il presidente Rocca ha difeso l’adozione di provvedimenti rigidi – ha detto – I posti letto saranno gestiti da privati ma governati dalla Asl”.
Nel dettaglio, il piano sperimentale prevede 49 posti letto acquistati dall’Istituto chirurgico ortopedico, di cui 29 per acuti in Medicina generale e 20 in lungodegenza; 30 alla Rsa San Raffaele di Sabaudia; 15 alla Rsa Poggio Ducale di Minturno; 20 alla Rsa Villa Silvana; 10 alla Rsa Residenza pontina. Il presidente della Regione sul personale si è detta soddisfatto su due numeri: la stabilizzazione di 91 dipendenti e l’assunzione di 314 dipendenti, di cui 162 a tempo indeterminato. E nella successiva conferenza stampa un argomento non poteva passare inosservato, quello del commissariamento dell’Asl di Latina. Rocca ha lanciato un pesante endorsement per la possibile conferma della dottoressa Cavalli dopo aver difeso analoghi provvedimenti applicati per altre Asl laziali:“Ho grande stima per i risultati raggiunti dalla dottoressa Cavalli, la conferma non passa però solo da queste valutazioni. Il commissariamento di un’Asl è un atto tecnico e non è affatto una bocciatura del lavoro fatto. Il mio desiderio è uscire, tra cinque anni, da questo eccesso di politicizzazione. I direttori generali sono per me tecnici. Non chiedo mai loro cosa votano. Le strutture sanitarie devono funzionare al meglio, con l’obiettivo di scegliere persone di qualità. La stessa cosa avverrà sui primariati. Non si resta primari a vita. Si diventa primari per i titoli, si resta primari sui risultati”.
Insomma la conferenza dei sindaci tornata a riunirsi dopo diverso tempo è servita a fare il punto sull’esistente e Rocca, ringraziando la “disponibilità ricevuta” dal sindaco Celentano, ha assunto un impegno, quello di tornare a breve per parlare delle strategie territoriali, non solo degli ospedali quindi ma anche della sanità di prossimità”.
Il futuro della sanità pontina, come quella italiana, si deciderà lì.