GAETA – Se non è una bocciatura, poco ci manca. E’ un atto d’accusa durissimo quello che rivolgono senza veli all’indirizzo del presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo i tre consiglieri di minoranza Emiliano Scinicariello, Franco de Angelis e Sabina Mitrano. A loro dire il massimo consesso civico di Gaeta funziona poco e male e le responsabilità sono facilmente individuabili e, se da più di un decennio “il dibattito democratico a Gaeta è pressoché azzerato, complici maggioranze bulgare e il contestuale disprezzo delle minoranze e delle loro opinioni”, la consiliatura in corso “è perfino peggiore di quanto vissuto nei dieci anni precedenti”.
E’ l’incipit di un affondo senza precedenti che Scinicariello, De Angelis e Mitrano hanno deciso di rivolgere all’indirizzo di Speringo quasi ad ostentare una forma di pentimento politico per la decisione di votare a favore in occasione dell’elezione del nuovo presidente dell’assemblea ad inizio della consiliatura un anno e mezzo fa. E gli esempi – come capita in queste circostanze – non mancano mai: l’accesso agli atti dei Consiglieri Comunali è costantemente ritardato o, peggio, negato, “nonostante sia stato proposto ben nove mesi fa un nuovo regolamento per l’accesso agli atti, peraltro votato all’unanimità dalla Commissione Controllo e Garanzia. E poi le interrogazioni, a cui vengono bellamente negate le risposte e, in taluni casi, ritardate rispetto ai tempi previsti dal regolamento, ma comunque elusive ed insufficienti”. A tutto questo va aggiunta la “deprimente povertà del dibattito consiliare, che ha raggiunto livelli infimi, sia a causa delle rarissime occasioni nelle quali viene convocato il Consiglio Comunale, sia per la qualità degli interlocutori a cui rivolgere i quesiti”.
A dire delle minoranze – ed è questo un altro siluro duro da accettare – “l’inadeguatezza e lo scarso spessore politico degli assessori è imbarazzante, a nostro giudizio volutamente scelti per la loro pochezza, e fatalmente ogni interrogazione posta in Consiglio Comunale non riceve risposta (il refrain “l’argomento non è politico, ma tecnico” è inflazionatissimo). Così facendo, si rende necessario porre nuovamente per iscritto le medesime interrogazioni, ma ricomincia il “loop” delle risposte ritardate o negate”.
E di fronte a questa imbarazzante (per le minoranze) situazione “non ha posto alcun rimedio il principale responsabile di tutto ciò (non certo il Sindaco, che evitiamo di chiamare in causa, poiché dubitiamo ce ne sia uno) il Presidente del Consiglio Davide Speringo. Ha la prioritaria funzione di garantire l’agibilità politica e di tutelare tutti i Consiglieri Comunali, e non solo quelli della sua maggioranza, dato che – rincarano la dose Scinicariello, De Angelis e Mitrano – ha potuto essere eletto all’unanimità proprio per l’auspicio condiviso, anche con le minoranze, di garantire un dibattito politico aperto, trasparente e costante. Invece, benché sollecitato in più circostanze dalle minoranze su numerosi argomenti – ne siano d’esempio proprio il nuovo regolamento di accesso agli atti, la pessima visione in streaming delle sedute di Consiglio e la rimozione immediata del video dal web, e la richiesta di garantire risposte alle interrogazioni e agli accessi agli atti – il Presidente Speringo sta eludendo ogni richiesta. Con l’aggravante, poi, di non convocare un Consiglio Comunale con le interrogazioni all’ordine del giorno dallo scorso ottobre, dunque da oltre 4 mesi! Non c’è che dire, Speringo sta riuscendo in un’opera titanica ed inimmaginabile, quella di far rimpiangere perfino Pina Rosato…”.
Le minoranze, facendo ricorso al sarcasmo, sostengo che il prossimo ritorno in Giunta dell’assessore Angelo Magliozzi si rivelerà essere “la giostrina assessorile a causa della quale non sarà più possibile porre agli assessori attuali tutte le domande che avremmo voluto. Perché? Subentreranno altri che chiederanno tempo per “capire” cosa sia successo finora, e così le minoranze saranno state beffate per l’ennesima volta dalla sciatteria e dall’incapacità politica di questa maggioranza. Non resta che complimentarsi con gli assessori che hanno finora “galleggiato” e – attaccano ancora Scinicariello, De Angelis e Mitrano – e ancora “galleggiano” tra una risposta negata e un’assenza strategica, senza lasciare minimamente il segno (se non negativo) del loro operato con il presidente Speringo che ha tradito ogni aspettativa di un suo operato di garanzia e di rispetto delle minoranze. Come consiglieri di opposizione ci conforta pensare che anche i cicli più duraturi hanno una fine, e che talvolta la fine è ingloriosa”.