Le forze politiche che vogliono bene a Sperlonga dopo l’affaire amministrativo e giudiziario legato alla legittimità dell’hotel Grotta di Tiberio lo dimostrino veramente e sul campo. E’ un Pd senza freni quello che commenta il silenzio delle minoranze consiliare dopo la sentenza di inizio febbraio del Consiglio di Stato che ha dichiarato abusivo la struttura ricettiva di proprietà del suocero dell’attuale sindaco ed ex presidente della Provincia di Latina Armando Cusani . Il Pd sperlongano denuncia il “silenzio” politico seguito alla sentenza dei giudici amministrativi di Palazzo Spada che, dopo aver definito abusivo l’albergo di via Flacca, ha passato la patata bollente nelle mani del comune di Sperlonga chiamato a produrre – il termine scade nel corso della prossima settimana – ad adottare gli atti conseguenti: l’avvio dell’iter per la demolizione o per l’acquisizione della struttura ricettiva nel patrimonio immobiliare dell’ente.
“La vicenda dell’Hotel Grotta di Tiberio è il simbolo di un sistema di potere che, da molti anni, ha fatto di Sperlonga una ‘terra di nessuno’, dove l’assenza dello Stato e la distrazione o la collusione di talune Istituzioni hanno consentito il dispregio di norme e leggi ad esclusivo vantaggio di ben noti personaggi, dei loro amici e degli amici degli amici – è il primo atto del direttivo del Pd i Sperlonga – Da anni, da troppi anni, a Sperlonga nessuno ha il coraggio di pronunciare la parola ‘legalità’, ritenendola provocatoria nei confronti di chi dell’illegalità ha fatto l’elemento costitutivo del proprio agire”.
Il Pd sul piano politico ha deciso di pungere i due schieramenti che si trovavano all’opposizione in consiglio comunale, quelli guidati da Marco Toscano di “Sperlonga Cambia” e dal chirurgo Vincenzo Viola che gli stessi Dem hanno sostenuto alle ultime amministrative del 3 e 4 ottobre 2021. E le invettive che lancia il Pd di Sperlonga sono davvero pesanti: “Dei due gruppi di opposizione presenti in consiglio comunale, uno (quello del dottor Viola) sembra aver fatto voto di astinenza e di silenzio, l’altro (dell’altro ex candidato a sindaco Toscano) mostra un appassionato interesse ai tombini rotti, alle panchine rovinate, alle altalene sbertucciate o ai bonus bebè, mentre la parte sana della popolazione si guarda intorno smarrita perché non trova punti di riferimento, non trova motivi per sperare in un possibile cambiamento”.
Il Pd non manca occasione di ricordare che il primo atto che compì il suo circolo appena costituosi nel maggio 2023 fu quello di scrivere una “lettera aperta” a tutti i gruppi di opposizione presenti nel consiglio comunale di Sperlonga. Fu proposto di costituire un coordinamento trasversale che definisse “un progetto unitario per preparare una seria alternativa politica. Un solo gruppo rispose declinando l’invito con motivazioni che sono la negazione del senso stesso di fare politica; è lo stesso gruppo, di “Sperlonga Cambia” che sulla sua pagina Facebook scrisse che nel rapporto con l’attuale maggioranza bisogna “superare le divisioni politiche per individuare obbiettivi comuni. Altri gruppi antagonisti – chiaro il riferimento alla coalizione che espresse quale candidato a sindaco il primario chirurgo Vincenzo Viola – risposero al nostro invito con un silenzio cimiteriale.
“Sperlonga non merita il disastro di questo modo di concepire l’impegno politico – conclude la durissima nota del direttivo del Partito Democratico – Sperlonga non merita di affogare in questa palude di interessi privati e di ignavia. Abbiamo motivi per temere che per Sperlonga si stiano avvicinando tempi difficili in cui il paese e i cittadini si troveranno a pagare il conto di un dissesto amministrativo e di una degenerazione etica e politica. Per chi vuole rappresentare e difendere gli interessi della collettività non è più tempo di attese, di indugi e di silenzi”.