GAETA – “Blu, il clima della cultura” è stato, questo, il nome della candidatura di Gaeta a Capitale italiana della Cultura 2026 presentata presso la sala “Giovanni Spadolini” del Ministero della Cultura. Terra di miti e di navigatori, Gaeta ha deciso di puntare sul blu come paradigma di un nuovo umanesimo, in grado di trasformare l’economia da strumento di profitto a obiettivo per la felicità e il benessere attraverso la crescita culturale. “Questa candidatura conta 133 partner tra enti, fondazioni e federazioni locali e nazionali. Siamo orgogliosi di questo straordinario lavoro di squadra che ci ha portato fino a qui” – ha detto il sindaco, Cristian Leccese presentando al Collegio romano la candidatura della sua città alla commissione che sceglierà la vincitrice tra le dieci finaliste.
“Si tratta di un ambizioso progetto di sviluppo territoriale che ci pone di fronte a una nuova scommessa, quella del blu. La nostra ambizione è che questo nuovo paradigma venga riconosciuto come ciò che influisce positivamente sull’uomo. Un progetto nato dal territorio e sul territorio – ha aggiunto il sindaco di Gaeta – che ha rivolto il suo in bocca al lupo alla vicina Latina, anche lei in finale.
“Il nostro blu- ha aggiunto Leccese- punta a presentare il valore dell’individuo nella massima espressione libera delle attitudini“. L’inizio di Gaeta Capitale italiana della Cultura è segnato per il 18 aprile 2026 a Ventotene in occasione dell’anniversario della nascita della “Ceca” la comunità europea del carbone e dell’acciaio.
“Così il blu potrà diventare l’inizio di una nuova rivoluzione sociale, economica e culturale mondiale. Non più il Pil – ha detto ancora il sindaco – ma la felicità, il clima della cultura”. Saranno sessanta i progetti del palinsesto di Gaeta Capitale della cultura, tra cui l’inaugurazione di un museo dell’Unità d’Italia grazie a un intervento di recupero dei bastioni Carlo V. Ma già nel 2025 arriverà il progetto Favole di Luce con grandi installazioni dedicate all’immensità del blu. E poi una pianta per ogni abitante, con “20mila nuove piante sopra il mare”. E infine il Campus delle tecnologie del mare che faranno di Gaeta un centro di formazione dedicato al mare grazie a 4 milioni di euro che arrivano dalla Fondazione Caboto.
“Abbiamo già un sul tavolo progetti di interventi di recupero urbano, riqualificazione e di opere infrastrutturali già finanziate con circa 26,5 milioni di euro, di cui 22,5 per le infrastrutture e quattromila per la gestione dell’evento derivanti da sponsorizzazioni, ticketing, bilancio comunale e contributi della Regione Lazio”, ha specificato Leccese.
“Gaeta è un’essenza unica dove il mare incontra la storia- ha detto infine Simona Baldassarre, assessora alla Cultura della Regione Lazio- Condivido in pieno il titolo, c’è tutto: il blu che rappresenta il colore del mare, il clima, cioè l’attenzione all’ambiente, e non poteva mancare la cultura, che tutto racchiude. Ho fortemente voluto un piano di interventi per 24 milioni di euro che ci consentiranno di sostenere interventi a sostegno del patrimonio. Il Lazio punta sulle scelte che affondano sulla consapevolezza che cultura, arte e spettacolo sono driver fondamentali per lo sviluppo. Siamo dunque in perfetta sintonia con il dossier, che la Regione sostiene”.
INTERVISTA video Cristian Leccese, sindaco di Gaeta
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