FIUGGI – Nel secondo giorno dello sciopero della fame, Maurizio Cocco, di Fiuggi, recluso dal giugno 2022 ingiustamente ed in condizioni disumane – secondo la famiglia – nel carcere di Abidjan, in Costa d’Avorio – è stato colpito da un malore ed il suo quadro clinico è “notevolmente precipitato”. A renderlo noto è la moglie del 62enne imprenditore, Assunta Giorgilli, che ha evidenziato come siano state complicate e laboriose le fasi di soccorso del marito che, dimagrito e debilitato sino a pesare 40 chili, non riesce più a sostenere la detenzione in un penitenziario che, costruito per ospitare 1500 persone, al momento deve gestire una popolazione carceraria dieci volte maggiore.
Il malore che ha accusato Maurizio Cocco sarà centro nei prossimi giorni della seconda udienza del dibattimento che, sollecitato dall’Italia dai legali dell’imprenditore, gli avvocati Angelo Testa e Pasquale Cirillo, è finalizzato a chiedere la revoca o l’attenuazione della misura cautelare che ha avuto inizialmente le ipotesi di reato di traffico internazionale di droga e riciclaggio – poi rimosse dopo una sentenza di assoluzione e, subito dopo, di quella riformulata di frode.
La signora Giorgilli, dopo aver chiesto l’intervento delle massime cariche dello Stato e di vertici delle nostre autorità diplomatiche in Costa d’Avorio, aveva dovuto rinunciare ad accettare la proposta di cauzione, per un importo di un milione e mezzo di euro, avanzata dallo stato africano per la liberazione di Maurizio Cocco. Dopo il malore accusato ad Abidjan dal marito, la signora Giorgilli ha in mente di organizzare un presidio di protesta a Roma davanti Palazzo Chigi o la Farnesina, il Ministero degli Esteri.