FORMIA – Il pastificio Paone continuerà a produrre la pasta di Formia e – benchè possa apparire paradossale – la fumata bianca che garantisce il futuro produttivo, economico e occupazionale dello stabilimento della zona industriale di Penitro è arrivato nel giorno in cui, martedì, è terminata l’ultima tranche della cassa integrazione straordinaria per i suoi 19 ex dipendenti. Martedì è stato firmato il contratto di fitto d’azienda tra l’amministratore unico della “Domenico Paone srl”, Leandro Octavio Quentin, e Maria Moscato, la rappresentante legale della “Corex spa” di Battipaglia in qualità di società proprietaria del sito produttivo. L’intesa scaturisce da un grande gesto di generosità e di vicinanza nei confronti del territorio da parte dell’azienda salernitana per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali ma anche per rilanciare lo stesso pastificio formiano, chiuso da oltre un anno e mezzo per le gravi difficoltà economiche cui ha dovuto far fronte il management dell’azienda guidata dal manager italo argentino.
L’accordo prevede che la Corex per un periodo limitato affitti l’utilizzo delle due linee di produzione ma anche il logo dello stesso pastificio in attesa che termini la procedura del concordato liquidatorio semplificato, poi finalizzato al definitivo acquisto. E’ uno strumento resosi necessario dopo il fallimento della composizione negoziata che, avallata dal Tribunale civile di Roma, prevedeva da parte della Corex l’acquisto delle stesse linee di produzione a condizione che tutte le maestranze, 19 complessivamente, accettassero il loro trasferimento negli organici della società subentrante con la rinuncia a soddisfare precedenti indennità e spettanze economiche. Quattro ex dipendenti, tre dei quali appartenenti alla famiglia Paone, hanno deciso legittimamente di non sottoscrivere una delle clausole della composizione negoziata boicottando, di fatto, la riuscita di questa soluzione per la quale la Corex aveva deciso di investire due milioni di euro per rimettere in moto le due linee di produzione.
La trattativa fortunatamente non si è mai arenata ed il buon senso ha prevalso martedì quando c’è stata la firma al contratto di fitto d’azienda che permetterà a 15 dipendenti del pastificio di conservare il proprio posto di lavoro e alla “Domenico Paone spa” di evitare il proprio fallimento davanti ad una situazione economica di sofferenza nei confronti di diversi fornitori e concessionari di servizio. La Corex intanto ha formalizzato i primi contatti con i sindacati di categoria finalizzati a chiedere la proroga della cassa integrazione straordinaria per i 15 lavoratori che hanno deciso di continuare a produrre la pasta di Formia.
La concessione dell’ammortizzatore sociale dovrebbe durare un paio di mesi a zero ore per la metà degli organici trasferiti alla Corex. Per alcuni di loro la cassa integrazione non sarà totale ed il loro utilizzo lavorativo servirà per procedere alla manutenzione e alla riattivazione delle linee di produzione che potrebbero tornare attive – secondo gli auspici della società di Battipaglia – prima dell’estate.