LATINA – A 13 mesi dalle elezioni regionali è terminata la luna di miele per i Fratelli d’Italia in provincia di Latina. Forza Italia in grande spolvero ha quasi agguantato in termine di percentuali di voto il partito di Giorgia Meloni pur eleggendo gli stessi consiglieri (quattro), la Lega (in versione “Prima la Provincia di Latina”) riesce a sfatare un tabù che da anni stava diventando anche un handicap psicologico e, poi, il sud pontino (da Terracina al Garigliano) – come da tradizione – riesce a condizionare la composizione di oltre la metà dell’assemblea di via Costa.
Possono essere questi alcuni degli elementi politici che hanno caratterizzato domenica il voto che ha rinnovato, dopo soli due anni, il consiglio provinciale di Latina ai sensi della sempre più contestata, a dieci anni dalla sua entrata in vigore, legge di riforma dell’ex Ministro Graziano Del Rio. Chi pensava che Fdi “asfaltasse” alleati del centro destra è stato costretto a ricredersi. Ha conquistato “soltanto” il 31,79% dei voti ponderati, complessivamente 139, eleggendo nell’ordine Renzo Scalco (consigliere comunale a Latina), Luigi Vocella (Fondi), Pierluigi Torelli (Sermoneta) e Luca Caringi (Terracina). Fdi è riuscita ad evitare il sorpasso di Forza Italia solo grazie al peso del voto ponderato del comune di Latina.
Gli azzurri con il 30,59% dei voti (che sono stati espressi da 169 consiglieri comunali pontini) hanno inviato nel consiglio provinciale nell’ordine gli uscenti Vincenzo Mattei (Fondi), il sindaco di Formia Gianluca Taddeo, la terracinese Barbara Cerilli – unica donna eletta – ed il consigliere comunale in carica a Gaeta Luca Gallinaro.
Il Pd ha confermato invece la sua forza elettorale. I consiglieri comunali che hanno scelto i candidati Dem sono stati 92 di quelli in carica nei 33 comuni pontini, pari al 17,09%. E in casa Pd non sono tardate ad arrivare le sorprese. Ennio Afilani, consigliere comunale a Cori, inseguiva il bis ed è rimasto escluso dall’assemblea dell’ente di via Costa. A sorpresa, bisogna ammetterlo, il primo degli eletti è stato Renio Monti, in carica nel consiglio comunale di Cisterna, che ha fatto meglio del consigliere provinciale uscente e capogruppo Dem al comune di Formia Luca Magliozzi.
La lista civica “Civiche pontine” ha confermato il suo unico rappresentante in Provincia che, dopo le 47 espressioni di voto (pari al 10,48%), è cambiato. Il neo consigliere provinciale è l’ex assessore nella Giunta Coletta, l’attuale consigliere comunale al comune di Latina Dario Bellini che ha fatto meglio del “pronosticato” consigliere comunale di Azione di Aprilia Davide Zingaretti. Il 12° consigliere provinciale è il formiano Nicola Riccardelli eletto nella lista “Prima la Provincia di Latina” che altro non è la sintesi politica tra la Lega salviniana e l’Udc.
I voti ponderati complessivi sono stati 33 che hanno fruttato al “carroccio” e alla “vela” il 10,12% delle preferenze. In termini di rappresentanza il comune più rappresentativo nel nuovo consiglio provinciale di Latina è quello di Formia che ha rieletto – come detto – il sindaco forzista Taddeo (secondo le prime informazioni mancherebbe all’appello un voto dei consiglieri comunali di maggioranza eletti alle amministrative dell’ottobre 2021) ed il capogruppo del Pd Magliozzi. La terza nuova espressione formiana è (al posto del presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo, Fdi, (che misteriosamente non era in lizza nonostante fosse uscente) l’ex presidente della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci Nicola Riccardelli. Sul suo nome la Lega questa volta, pare su input del sottosegretario di Stato al Mef Claudio Durigon, è stata compatta facendogli convergere omogeneamente i voti disponibili, naturalmente in primis quelli pesanti del consiglio comunale di Latina.
L’elezione di Riccardelli ha una valenza ulteriore anche in considerazione della fuga dal gruppo consiliare costituitosi due anni e mezzo di due consiglieri comunali eletti: gli indipendenti….Francesco Di Nitto (ritenuto vicinissimo al neo consigliere regionale di Forza Italia Angelo Tripodi) e Caterina Merenna che, candidata da Fratelli d’Italia, ha accusato un divario consistente rispetto ai quattro neo consiglieri provinciali eletti. In grado di “opzionare” grazie al pesantissimo valore del suo voto ponderato, il consiglio comunale di Latina ha dimostrato di non essere affatto interessato alle sorti di quello provinciale. Ha eletto i soli Renzo Scalco (Fdi) e Dario Bellini (Civiche pontine).
Hanno fatto altrettanto con due elezioni a testa i consigli comunali di Fondi (il fazzoniano Vincenzo Mattei e l’avvocato Luigi Vocella, ritenuto vicino all’assessore regionale all’ambiente di Fdi Elena Palazzo) e Terracina (Barba Cerilli di Fi e Luca Caringi di Fratelli d’Italia). Sono stati eletti infine nel consiglio provinciale un rappresentante a testa dei comuni di Cisterna (Renio Monti, Pd), Sermoneta (Pierluigi Torelli, Fdi) e Gaeta (Luca Gallinaro, Forza Italia), comune, quest’ultimo, che elegge, dopo la mancata ricandidatura dell’uscente Luigi Coscione, l’unico suo esponente in lizza (è fratello della potentissima dirigente del settore finanziario del comune Veronica)..grazie ai buoni uffici e all’impegno su scala provinciale dell’ex sindaco ed ora consigliere regionale Cosimino Mitrano.
La graduatoria finale all’interno della lista di Forza Italia si presta ad almeno due valutazioni: l’unico sindaco di Fi candidato, il formiano Taddeo, è stato superato dal consigliere di Fondi Vincenzo Mattei così come la terracinese Barbara Cerilli, approdata da poco tempo sulla riva azzurra, ha fatto meglio del mitraniano Gallinaro. E’ tutta colpa del “peso” del voto ponderato introdotto dall’ex ministro Del Rio?