Formia / L’ultimo saluto al giovane Giuseppe Maiolo, centinaia di persone alla chiesa del Buon Pastore

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FORMIA – Nel giorno in cui Formia ha dato l’addio con i partecipati e commossi funerali a Giuseppe Maiello, il 17enne deceduto mercoledì scorso in seguito ad uno scontro tra lo scooter su cui si trovava ed un camion che percorreva il tratto terminale della superstrada Formia-Cassino, un’ordinanza del Tribunale dei Minorenni ha reso il commiato al giovane ancora più triste. E’ stato notificato materialmente ai genitori di Maiolo il provvedimento che, emesso dal presidente della terza sezione del Tribunale dei Minorenni Donatella Formisano, ha di fatto revocato la potestà genitoriale del 17enne concessa nel maggio 2023 al sindaco di Formia Gianluca Taddeo.

E’ stata formalmente ripristinata di fatto al padre Paolo e alla madre Pamela della vittima ma questo adempimento ha fatto crescere ulteriormente la rabbia ed il dolore a fronte delle condizioni di disagio cui ha dovuto far fronte “Peppe” negli ultimi anni. La revoca della sospensione della potestà genitoriale, in effetti, era stata decisa dallo stesso magistrato lo scorso 13 febbraio ma il provvedimento ha impiegato quasi…un mese per essere notificato ai legali dei genitori di Giuseppe e di Pamela.

L’avvocato Luca Cupolino ha tenuto a sottolineare come l’efficacia del provvedimento decorra dalla giornata di lunedì 11 marzo e pertanto va verificato completamene il rispetto o meno da parte dell’ufficio Servizi sociali del comune di Formia e dell’ordinanza della dottoressa Formisano. Prevedeva l’inserimento di Maiolo, dal maggio 2023 in poi, in una struttura per godere di un’assistenza domiciliare negata – a dire dell’avvocato Cupolino – dai servizi sociali del comune di Formia, il rispetto continuo di una terapia psicologica disposta dalla stessa Asl di Latina e, non per ultimo, la frequenza scolastica del giovane presso l’istituto per geometri “Tallini” di Penitro a Formia.

Il giovane non aveva superato il primo anno e, a causa delle sue vicissitudini giudiziarie, non era più tornato a scuola e tantomeno il comune – continua a ribadire l’ avvocato Cupolino – aveva provveduto a riformulare l’iscrizione del 17enne così come disposto dal giudice dei minorenni. Il sindaco Gianluca Taddeo ha promesso una verifica totale del carteggio amministrativo riguardante il 17enne e non è escluso a questo punto che il 13 febbraio scorso il Tribunale dei Minorenni sia tornato sui suoi passi (riaffidando la potestà del piccolo “Peppe” ai suoi genitori) alla luce delle “inadempienze di legge” del comune di Formia.

Intanto -come da previsione- la chiesa del Buon Pastore di Penitro – nonostante una fredda pioggia ad intermittenza, non è riuscita ad ospitare le centinaia e centinaia di giovani ma anche di cittadini comuni (il comune di Formia era rappresentato dall’assessore ai servizi sociali Rosita Nervino, rimasto tra la folla comune) che hanno partecipato ai funerali di Maiolo. I funerali sono terminati con il lancio in cielo di numerosi palloncini ma hanno vissuto il loro momento più struggente con la toccante orazione funebre della sorella maggiore di Giuseppe che vive a Milano e l’omelia di don Showry Konka e di don Mariano Salpinone: “Giuseppe si faceva volere bene, stava bene in compagnia e soprattutto aveva un gran voglia di vivere”.

Il feretro poi è stato scortato dagli amici del 17enne che, in sella ai loro scooter, hanno dato vita ad un rumorosa processione laica (azionando i rispettivi clacson) sin dentro il cimitero di Castagneto dove è avvenuta la tumulazione. Questi stessi ragazzi, da giorni stabilmente presenti sul luogo della tragedia all’altezza dell’incrocio della superstrada con via Vado Ceraso, di buon mattino, accompagnati da don Salpinone, erano stati a Latina.

Nella sala mortuaria dell’ospedale Santa Maria Goretti, dalle 9 alle 11, era stata aperta una camera ardente chiusa prima della partenza del corteo funebre alla volta della chiesa del Buon Pastore nell’ancora incredula e sotto shock frazione di Penitro.

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