FORMIA – Il giudice monocratico del Tribunale di Cassino Martina Malvagni ha condannato un quarantenne di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, ad un anno e quattro mesi di reclusione con la grave accusa di “adescamento di minore” ai danni di un’adolescente di Formia che, all’epoca dei fatti, nell’estate 2017, aveva soltanto 13 anni. L’imputato – secondo la ricostruzione della Procura – si sarebbe spacciato per un giovane di 22 anni per dimostrare alla sua vittima di avere meno anni di quanti ne aveva realmente. Aveva inviato alla ragazzina formiana, attraverso whattsapp, messaggi dall’alto contenuto erotico.
In particolare, l’imputato, che comunque non ha mai negato di essere stato l’autore dei contatti con la minore (i genitori si sono costituiti parte civile nel processo attraverso gli avvocati Fabrizio De Cesare e Massimiliano Balzano, veniva individuato grazie alle registrazioni di alcune delle telefonate che aveva ricevuto la minore. Fatte ascoltare alla sorella maggiore, la donna, naturalmente più grande d’età, arrivò ad una conclusione: quella voce non le era nuova e, senza ombra di dubbio, era quella …del suo ex fidanzato di Piedimonte Matese dal quale dovette allontanarsi per il suo comportamento morboso. Il 40enne di Piedimonte Matese è stato sospeso dai pubblici uffici per la durata della pena e condannato, ai sensi della “Riforma Cartabia”, a svolgere lavori di pubblica utilità presso il Comune di residenza.