FORMIA – Un mese, trenta lunghi giorni, interminabili per i suoi cari. Era il 15 febbraio, quando il 54enne Gianni Filosa, si è allontanato da casa sua, nella frazione collinare di Trivio, a Formia, dove viveva con sua madre. E’ uscito, come tutte le mattine, con lui c’era anche il cagnolino Daffy, ma poi l’amico a quattro zampe ha fatto ritorno a casa senza di lui.
Le ricerche sono iniziate subito. L’immediata denuncia da parte della famiglia presso il locale Commissariato di Polizia ha fatto sì che – alla luce delle fragilità di Gianni e della particolarità morfologica del territorio, che soprattutto sul versante montuoso si presenta impervio – si sia subito attivato il “Piano proviciale per la ricerca delle persone scomparse” attuato dalla Prefettura di Latina e coordinato dai Vigili del Fuoco, con il coinvolgimento di tutte le forze di polizia e delle associazioni di volontariato, come quella di Protezione Civile “Ver sud pontino” e “Penelope”.
Purtroppo le ispezioni palmo a palmo della città e la verifica di alcune segnalazioni giunte nei giorni immediatamente successivi, su Gaeta e Scauri di Minturno, non hanno scritto alcun lieto fine; anche l’uso dei cani molecolari non ha portato al suo ritrovamento, il loro fiuto si è fermato a poche centinaia di metri dall’abitazione. Non hanno funzionato i volantini con la sua foto, nè i continui appelli lanciati dalla famiglia e dall’avvocata che li sta seguendo, referente per il Lazio dell’associazione “Penelope”, Emanuela Di Marco.
Appelli che sono arrivati anche in onda su su Rai3 durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”. “Mio fratello è scomparso in 150 metri” – ha dichiarato davanti alle telecamere il fratello Daniele Filosa, mentre la mamma, la signora Eva che disperatamente chiamava il suo nome continuava ad esortare il figlio, qualora avesse potuto ascoltarla, a chiedere aiuto per tornare a casa.
E’ chiaro che i giorni di silenzio che si sono susseguiti accrescono un doloroso senso di apprensione. Negli ultimi giorni è arrivata una segnalazione, che lo avrebbe collocato a Frosinone, ma – immediatamente verificata – sfortunatamente non era lui.
“Non ci sono pervenute segnalazioni di Gianni, il tempo passa e la speranza lascia il posto all’angoscia. Facciamo in modo che questa mamma, questa famiglia, non rimanga ancora sospesa in attesa di qualche notizia. Chi sa – perché a questo punto i sospetti che esista qualcuno che sa cominciano ad affacciarsi – che faccia sapere qualcosa, in qualsiasi modo, anche in forma anonima, che ci porti a Gianni” – dichiara l’avvocata Di Marco.
Ricordiamo che Gianni Filosa è un uomo con fragilità, un’andatura ciondolante, una voglia sul braccio destro. E’ alto circa 1,75 cm. Ha un fare socievole e l’ultima volta che è stato visto indossava calzoni scuri, una maglia grigia con bretelle nere; un giaccone scuro con una scritta sul retro del collo ed un berretto con visiera beige.
Chiunque possa fornire elementi utili al suo ritrovamento può contattare il numero unico d’emergenza –112, il numero “Pronto Penelope” 3396514799 oppuere c’è anche il numero messo a disposizione dal Comune di Formia lo 0771/778220.