MINTURNO – Il barometro indica tempesta in questo momento nei rapporti, sino idilliaci, tra il presidente (di Forza Italia) del consiglio comunale di Minturno Massimo Signore ed il sindaco (nonchè presidente della Provincia) Gerardo Stefanelli. Il pomo della discordia è rappresentato da una misteriosa delibera di Giunta che, assunta con i poteri della variazione di bilancio, sarebbe dovuta essere ratificata dal massimo consesso civico. L’altra sera il consiglio comunale, all’indomani del voto provinciale, è andato deserto per la levata di scudi di frange della maggioranza nei confronti del sindaco Stefanelli, poi costretto a chiedere un “pit stop” alla luce dei musi lunghi nel gruppo consiliare di Forza Italia.
Un fatto è certo: a distanza i gruppi consiliari di opposizione di Fratelli d’Italia (Pino D’Amici, Francesco La Rocca e Barbara Sardelli) e della Lega (Massimo Moni e Nicolò Graziano) stanno attendendo di conoscere le ragioni del mancato arrivo in aula della maggioranza Stefanelli. Dopo il primo appello è andata deserta, dopo mezz’ora, anche la seconda chiama del vice segretario comunale Antonio Lepone e i cinque rappresentanti dell’opposizione presenti in aula attendono ancora di capire i motivi che hanno consentito alla maggioranza a volatizzarsi e di non fare più ritorno nell’aula consiliare “Severino Del Balzo”. Ufficialmente una ragione c’è: il sindaco Stefanelli, marcato ad uomo dal presidente d’aula Signore, avrebbe chiesto, sollecitato una riunione di maggioranza last minute per capire l’urgenza di quella delibera di Giunta da ratificare con i poteri del consiglio comunale. L’hanno capito probabilmente i soli consiglieri comunali che di professione fanno gli avvocati. Non solo Massimo Signore ma nelle file della maggioranza anche il collega Mino Bembo che, insieme al capogruppo del Pd, Matteo Marcaccio, hanno deciso di stare alla larga dal consiglio comunale.
Di certo la riunione di maggioranza svoltasi nella stanza del sindaco Stefanelli non è stata una veglia di preghiera. Tutt’altro. E a chiedere spiegazioni è stato proprio il presidente Signore che, lamentando di aver ricevuto la delibera “all’ultimo momento”, aveva chiesto il rinvio della sua ratifica. E il motivo? L’atto prevedeva la liquidazione ad una parcella professionale presentata dal legale del sindaco di Minturno che l’aveva assistito con successo nel procedimento penale per la gestione dell’appalto sulla videosorveglianza al comune aurunco.
“Io sono garante dell’intero consiglio comunale e pretendo che gli atti vadano in approvazione con i crismi della più totale legittimità” – ha commentato Signore specificando come il regolamento del comune di Minturno preveda il riconoscimento delle spese legali affrontate da soli dipendenti e non dagli amministraori del comune.
Intanto il capogruppo di Fdi D’Amici ha imbracciato il fioretto per creare ulteriore scompiglio nella sempre litigiosa maggioranza Stefanelli: “A noi preme sottolineare la mancanza del rispetto istituzionale nei confronti delle opposizioni da parte della maggioranza che si è assentata ad una riunione di coalizione per non fare più ritorno. In politica la forma è anche sostanza ma si sappia che il consiglio non è chiamato a ratificare scelte della Giunta quando le stesse, a quanto pare, non sono proprio lineari e condivise completamente”.