LATINA – Ma cosa sta succedendo all’interno di Acqualatina dopo che Italgas ha prelevato le quote private della multinazionale francese Veolia? L’interrogativo campeggia a margine di una richiesta di chiarimenti avanzata dalla Cisal Federnergia che aveva salutato “l’ingresso di Italgas in Acqualatina con vero ottimismo. Si tratta di un partner che intende differenziare il proprio business affiancando anche quello dell’acqua ritenuto l’oro del futuro. Un partner che, giustamente, mira al profitto, consapevole del servizio pubblico che deve garantire. Un partner che – osserva il segretario provinciale di Latina del sindacato Antonio Pisterzio – sta dimostrando impegno e fervore nell’interessarsi alle nostre dinamiche, ma che ha suscitato non poche perplessità sulle modalità gestionali”.
La Cisal Federnegia ha deciso di porre l’attenzione sull’approccio manageriale “che non nasconde un non velato, ed aprioristico giudizio negativo verso regole e risorse della società; sulle modalità di interrogazione relativamente ai dati della società, comportandosi come socio unico di Acqualatina spa e sulla partecipazione attiva, non solo con le proprie risorse, che legittimamente sono state inserite nella società, ma anche con risorse esterne Italgas, non ancora titolate”. E succede che all’interno di Acqualatina si sta verificando un “annunciato turnover del personale impegnato nelle varie attività, un elevato ricorso all’attività disciplinare scaricando con semplicità sul personale responsabilità quasi che le risorse umane di Acqualatina si muovessero senza alcuna guida gerarchica.
“Nel mirino della Cisal Federenergia sempre essere finito proprio l’amministratore delegato di Acqualatina Marco Lombardi che ha ricoperto negli ultimi anni anche il ruolo di direttore delle Risorse Umane. E in attesa di conoscere il futuro dell’Ad Lombardi dopo l’ingresso di Italgas quale socio di minoranza (con il 49%) dell’assetto societario di Acqualatina, la Cisal Federenergia censura quello che definisce il comportamento nefasto di alcuni colleghi ma anche “l’atteggiamento posto in essere da Italgas. Questa situazione non consente di lavorare in un clima sereno ostacolando, di fatto, un lavoro che non è più proficuo. Non priva di pregio la circostanza per cui quasi tutti i ruoli sensibili della gerarchia societaria parrebbe siano destinati ad essere ricoperti da risorse del partner entrante. Ad ogni buon conto, apprezziamo il valore aggiunto che Italgas sta fornendo alla società e ci auguriamo, per il futuro, che il fattivo contributo non incida negativamente sulla serenità lavorativa delle risorse in servizio”.