MINTURNO – “Non lo so se farà qualcuno della maggioranza. Ma ci penserò io nei prossimi giorni ad inviare alla Procura di Cassino e alla Corte dei Conti la delibera di Giunta che, adottata con i poteri della variazione, ha provocato com’era comprensibile un corto circuito nella maggioranza consiliare”. L’avvocato e capogruppo di Fratelli d’Italia al comune di Minturno non ha gradito le “pilatesche” dichiarazioni del sindaco Gerardo Stefanelli, secondo le quali se l’altra sera è mancato il numero legale nel consiglio comunale la causa è stata – a suo dire – “la semplice e cattiva gestione dei lavori del consiglio…”.
La verità è stata un’altra: la delibera di Giunta pronta per essere ratificata dall’aula conteneva una variazione di bilancio che, se fosse stata approvata, avrebbe permesso di trovare la copertura finanziaria per liquidare la parcella professionale presentata dal legale dello stesso sindaco Stefanelli al termine dell’udienza preliminare davanti il Gup del Tribunale di Cassino nell’ambito dell’inchiesta sull’esito dell’appalto per la videosorveglianza sul territorio comunale. In effetti a chiedere una moratoria sulla ratifica di quella delibera di Giunta, che l’avvocato Pino D’Amici definisce meritevole di verifiche di legittimità da parte dei magistrati penali e contabili, era stato un altro legale, il presidente del consiglio comunale di Minturno (di Forza Italia) Massimo Signore.
Quando della “scoperta” del presidente d’aula è stata informata l’intera maggioranza – secondo alcuni ne erano a conoscenza altri due componenti della coalizione Stefanelli, l’avvocato Mino Bembo ed il capogruppo del Pd Matteo Marcaccio , anche se hanno preferito l’appuntamento consiliare – Stefanelli aveva deciso di evitare inutili prove muscolari chiedendo la convocazione di un’urgente riunione di maggioranza.
“Il presidente del consiglio, che ha stilato l’ordine del giorno e visionato le delibere da sottoporre al consiglio, all’ultimo minuto mi ha comunicato, nell’approssimarsi della apertura delle seduta del consiglio stesso, che nutriva dei dubbi sulla linearità di alcune variazioni di bilancio e preferiva fare un approfondimento con gli uffici – si era giustificato Stefanelli – A quel punto ho ritenuto giusto chiedere una sospensione e spiegare ai consiglieri di maggioranza i motivi di tali dubbi; nella riunione di maggioranza abbiamo avuto modo di esporre le reciproche convinzioni riguardo ai dubbi manifestati del presidente, e avevamo deciso di rinviarli proseguendo invece all’esame e all’approvazione degli altri punti”.
Questa versione dei fatti del sindaco di Minturno non ha affatto convinto il capogruppo di Fdi D’Amici, pronto ora – come detto – ad inviare due esposti alla Procura di Cassino e alla Corte dei Conti: “ Francamente , per onestà intellettuale, devo dire che quanto esternato dal sindaco non mi pare che risponda a verità . Siamo stati circa due ore ad attendere la maggioranza affinché risolvesse i problemi personali di qualcuno . Una mancanza di rispetto che non ha precedenti nella storia politica di Minturno – ha osservato l’avvocato D’Amici – Facciamo nostre le perplessità avanzate dal Presidente del consiglio Massimo Signore, che ringrazio per il rispetto istituzionale dimostrato: è stato l’unico che ci ha chiesto scusa per la mancanza di garbo istituzionale della maggioranza . Mi sarei aspettato le scuse del sindaco e dei consiglieri di maggioranza che , ‘chiamati a rapporto’, hanno abbandonato l’aula – ha concluso il capogruppo di Fdi – senza dare spiegazioni e lo hanno seguito come si segue un ‘pastore maremmano’ ”.