FORMIA – All’ospedale “Dono Svizzero” di Formia ad altre criticità si affianca anche la carenza di posti auto denunciata a più riprese salla sigla sindacale Fials Latina. La problematica è finita sotto il suo occhio di bue già due mesi fa quando – con una lettera inviata all’indirizzo della Direttrice generale dell’Asl Latina, Dott.ssa Silvia Cavalli e al direttore medico Dott. Giuseppe Ciarlo – facevano presente la “disparità riguardante la carenza di posti auto solamente per alcuni dipendenti“. Purtroppo a distanza, dunque, di due mesi, il sindacato provinciale torna sulla questione sottolineando innanzitutto che “dalla direzione non è mai pervenuta nè risposta nè intervento alcuno”.
La Fials Latina vuole che venga preso atto di quella che definisce una “disparità di trattamento tra il personale, riguardante la carenza di posti auto”; una condizione ovviamente strettamente legata dalla “grave carenza strutturale che affligge il Dono Svizzero” – di cui si dice già cosapevole – ” che si ripercuote inevitabilmente anche sulla mancanza di posti auto, così come è consapevole che il posto auto non è un diritto del lavoratore, ma questo deve valere per tutti”.
Nella lettera, però, la Fials Latina evidenza che “purtroppo da un po’ di tempo a questa parte si è venuto a creare un fastidioso fenomeno, e cioè il posto auto riservato a suon di paletti e catene o sbarre ( basti fare un giro attorno al perimetro aziendale), fenomeno che semina malumore e rabbia in quei lavoratori, la maggior parte, che rispettosi delle regole posteggiano ogni giorno la propria auto senza togliere magari posti auto alla collettività”.
“La formazione di queste inutili caste non giovi a nessuno. Anzi” – scrive la Fials Latina – “ha puramente un effetto distruttivo e di perdita di credibilità agli occhi dei tanti, collettività compresa. Si tira in ballo la collettività in quanto ad oggi, nel 2024, non sono presenti posti riservati magari a quei pazienti che usufruiscono del servizio di dialisi oppure per le donne gravide, posti presenti negli altri presidi della stessa Asl Latina, per non parlare poi degli operatori che vengono attivati in pronta disponibilità”.
Ne deriva che il sindacato chiede che “sia svolto un sopralluogo da parte delle autorità addette, volto a riportare un pò di ordine e soprattutto regole uguali per tutti che è quello che i lavoratori da sempre chiedono, e magari si vagli il suggerimento di assegnare dei posti alla diversa tipologia di utenza che ogni giorno si reca in ospedale”.