REGIONE LAZIO – Partiti, soprattutto quelli di centro destra, in fibrillazione per il futuro management dell’Asl e di Acqualatina alla prese con importantissime scadenze nei confronti delle quali la politica – come accade in queste circostanze- sta svolgendo un ruolo importantissimo, se non fondamentale. Il conto alla rovescia dovrebbe essere terminato negli uffici dell’Asl in Largo Celli a Latina. Nei primi giorni della settimana Santa, tra lunedì e martedì, dovrebbe arrivare il decreto del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca con cui nominerà il commissario straordinario dell’Asl pontina dopo la partenza dell’ormaio ex diretttrice generale Silvia Cavalli, nel frattempo scelta per traghettare l’Asl Roma 5.
L’Asl di Latina, alla vigilia di importantissime scelte e dell’apertura di cantieri finanziati dai fondi del Pnrr , non può rimanere senza guida e lo sa, per primo, il direttore sanitario aziendale, il terracinese Sergio Parrocchia si è autonominato direttore generale facente funzione dell’Asl di Latina semplicemente perché la legge regionale parla chiaro: “In caso di cessazione dall’incarico, per qualunque causa del direttore generale, le relative funzioni sono svolte, nelle more della sua sostituzione, dal più anziano di età tra il direttore sanitario e quello amministrativo”. Per la nomina del commissario straordinario, che poi potrebbe essere lo stesso direttore generale dell’Asl per i prossimi tre anni, l’accordo nel centro destra ancora non c’è.
Per questo motivo lo stesso presidente Rocca ha chiesto di fermare le bocce perché intende nominare un commissario straordinario che – come detto – abbia le stesse caratteristiche manageriali e professionali per guidare subito dopo l’Asl in qualità di direttore generale. Nel borsino delle “azioni” sono sempre stabili, anche se leggermente riviste verso il basso, quelle che riguardano l’attuale direttrice amministrativa dell’Asl, Sabrina Cenciarelli, il cui nome sarebbe stato fatto a Rocca dal Senatore pontino della Lega Claudio Durigon, l’attuale e potente sottosegretario di Stato al Mef. Se Forza Italia punterebbe sul bravo ed apprezzato direttore sanitario del polo ospedaliero sud (Terracina, Fondi e Terracina) Pino Ciarlo, la sorpresa potrebbe investire uno dei due nomi fatti da Fratelli d’Italia al governatore sui quali però non ci sarebbe l’accordo con il resto della coalizione.
Da un fronte caldo ad un altro, quello di Acqualatina. L’ingresso di Italgas nella quota privata (al posto della multinazionale francese Veolia Idrolatina) dell’assetto della società pubblico-privata potrebbe quando prima provocare l’uscita di scena dell’amministratore delegato Marco Lombardi a margine di una nomina che, in base allo Statuto della spa, spetta al socio privato. Intanto è stata fissata a metà aprile proprio l’assemblea dei soci dell’ente gestire per la scelta dei nuovi componenti del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e per l’approvazione del bilancio di esercizio 2023.
Della commissione per la scelta dei componenti del Cda per il triennio 2024-2026 fanno parte due sindaci, quelli di Aprilia e di San Felice Circeo chiamati a selezionare, insieme a due accademico, oltre cinquanta le candidature pervenute per far parte sia de consiglio di amministrazione che del collegio sindacale di Acqualatina. Per la composizione del nuovo governo dell’ente gestore sarà dominante il patto di ferro – come avvenuto sinora – tra Forza Italia ed il Partito Democratico? Questo interrogativo fa suonare le orecchia ai vertici provinciali di Fratelli d’Italia, nonostante possa schierare due sindaci di area davvero “pesanti” come quelli di Terracina e di Aprilia, comune quest’ultimo (sotto la gestione di Tonino Terra) in guerra con l’ente gestore e ora improvvisamente determinante su diversi tavoli. E’ l’evoluzione della politica.