Cronaca

Formia / Diffamò per ben due volte sui social l’ex-segretario Izzi, condannato Delio Fantasia

FORMIA – Un risarcimento danni da quantificare in sede civile pari a 150mila euro. E’ la richiesta che formalizzerà l’ex segretario generale dei comuni di Formia e Gaeta (ora in forza al Comune di Priverno), l’avvocato Alessandro Izzi, all’indomani della sentenza con il giudice onorario del Tribunale di Cassino, Claudio Fassari, ha condannato l’ex consigliere comunale, sindacalista e blogger Delio Fantasia alla multa di 1500 euro per diffamazione aggravata oltre oltre il pagamento delle spese processuali, delle spese della parte civile e il risarcimento dei danni da definire – come detto – nel corso di un successo procedimento in sede civile.

La vicenda – o meglio le vicende – risalgono al 2019 quando Fantasia sul suo profilo facebook pubblicò un post che il Tribunale di Cassino, su richiesta del legale dell’alto dirigente comunale, l’avvocato Fabrizio De Cesare, ha considerato “fortemente offensivo e diffamatorio” . Nel mirino di Fantasia all’epoca finì la gestione dei dirigenti del comune nelle balbettanti fasi iniziali dell’amministrazione comunale dell’allora neo sindaco Paola Villa che nel settembre 2018, a tre mesi dalla sua vittoria elettorale, scelse l’avvocato Izzi quale segretario generale del comune e responsabile dell’anticorruzione dell’ente.

Il 7 febbraio di cinque anni fa Fantasia scrisse testualmente ponendo un quesito ai suoi interlocutori: “Vi chiedo: come è possibile che un dirigente assunto il 19 gennaio 2019 sottoscriva atti amministrativi prodotti il 5 dicembre 2018, ovvero 43 giorni prima? No, non è possibile, a meno che non sia stato commesso un illecito, anzi, in questo caso, una palese illegfittimità. Succede a Formia dove i dirigenti comunali pagati 80/120mila euro l’anno….non hanno voglia di fare un c..o. E così, ogni anno, proprio a dicembre, si inguattano un paio di centinaia di numeri di protocolli a testa e, poi vanno in vacanza sulla neve a sputtanarsi i tanti meritati premi e, solo dopo un paio di mesi, iniziano a ‘mettere mano’ alle pratiche che avrebbero dovuto evadere due mesi prima…facendo risultare che il lavoro è stato svolto a dicembre”.

L’avvocato Izzi venne trascinato in questa feroce polemica perché a suo dire – i dirigenti comunali, commettendo “palesi falsi materiali”, avrebbero pubblicato soltanto in fase successiva le determine di propria competenza con l’intento di permettere al bilancio del comune di Formia, pilotandolo in sede di spesa, di rimanere in parità sino al 31 dicembre di quell’anno. Un fatto è certo: i dirigenti del comune di Formia non furono personalizzati da Fantasia che invece chiamò pesantemente in causa l’avvocato Izzi: “Si tratta di una vera e propria truffa, ormai consolidata, possibile grazie alla copertura di un segretario generale che dovrebbe sovrintendere alla correttezza e ala regolarità degli atti amministrativi”.

Ma il passaggio più pesante e diffamatorio della querela presentata il 30 aprile 2019 dall’avvocato De Cesare fu un altro. Fantasia, definendo “disonesti” i 24 consiglieri comunali eletti di Formia, chiamò pesantemente in causa Izzi in questi termini: “…Ma se ad accorgersi di queste falsificazioni è un represso tiellaro sbrone e fallito (il segretario del comune di Formia dell’epoca è di Gaeta), può essere che prima o poi se ne accorgano anche ‘chi di dovere’. E poi so dolori” E non è finita. L’avvocato De Cesare fu costretto ad integrare la denuncia presentata il 30 aprile 2019 perché 15 giorni più tardi, il 13 maggio Fantasia – difeso nell’ultima parte del processo per diffamazione dall’avvocato Giuseppe Masiello – pubblicò sulla pagina web “Formia città aperta” un servizio dal titolo “A proposito di proroghe: il 30 giugno scade l’appalto dei trasporti pubblici e a oggi è tutto fermo”.

In sintesi l’avvocato Izzi era accusato di aver omesso (nei confronti dei dirigenti) un’azione di controllo a fronte delle decisioni di quest’ultimi di prorogare importanti e costosi appalti pubblici. E con quale affronto? “Il segretario generale del comune di Formia ha un’autorevolezza inferiore ad un comodino di una camera da letto”. Accuse poco eleganti che l’avvocato Izzi ha respinto con una serie di atti documentali di cui lo stesso Tribunale, in sede di sentenza, ha preso atto esercitando la sua costituzione di parte civile.

Abbiamo soltanto comprovato diffusamente e pienamente l’esatta regolarità dell’agire amministrativo del Segretario Izzi, anche nella sua funzione di responsabile anticorruzione – ha commentato l’avvocato De Cesare– La sentenza di condanna ha censurato anche la mistificata rappresentazione dei fatti comunicata a mezzo facebook dall’imputato Fantasia”- ha concluso lo stesso avvocato Izzi anticipando che, non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza di condanna del giudice Fassari, promuoverà un altro giudizio in sede civile per la quantificazione dei danni accertati dal giudice penale.

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