FORMIA – “Non è pervenuta dall’autorità nazionale anti corruzione, titolare dell’istruttoria in ordine al procedimento di vigilanza, alcuna risposta sulla presunta ipotesi di incompatibilità della consigliera Tania Forte”. Firmato, l’avvocato e segretario generale nonché responsabile dell’anti corruzione del comune di Formia Marina Saccoccia. Che qualche gola profonda abbia volutamente ingannato, attraverso una certosina azione di disinformazione, qualche collega della stampa la conferma, puntuale, è arrivata venerdì dall’alta dirigente ciociara del comune di Formia.
La dottoressa Saccoccia era stata invitata dai consiglieri di minoranza Paola Villa, Imma Arnone, Luca Magliozzi e Alessandro Carta ad operare un intervento di verità dopo che un organo di informazione aveva riportato la notizia che la potente consigliera comunale di Forza Italia (e presidente della commissione urbanistica) fosse abilitata ad esercitare il suo mandato elettorale. I quattro consiglieri d’opposizione avevano deciso di affrontare dal punto procedurale chiedendo se si fosse o meno conclusa l’istruttoria dell’Anac sulla posizione dell’architetto Forte, consigliera comunale al comune di Formia ma anche dirigente (o da qualche tempo “soltanto” responsabile dell’anticorruzione) del Consorzio industriale del Lazio di cui il comune è socio di maggioranza con il 3% delle quote.
La segretaria Saccoccia è stata in questa circostanza più realista del re: dall’Anac, nonostante qualche informazione volutamente sbagliata fornita ad una collega della stampa e le reiterate (e sbagliate) notizie veicolate sui social da parte del presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo, non è arrivato alcunchè sulla posizione della consigliera comunale di maggioranza Tania Forte.
La dottoressa Saccoccia, smentendo il presidente d’aula, ha confermato come il suo procedimento davanti l’Anac è ancora pendente e lo specifica quando rassicura i consiglieri di minoranza scrivendo in questi termini: “Non appena l’Autorità comunicherà la formale conclusione del procedimento e le relative risultanze, i consiglio saranno opportunamente messi a conoscenza e potranno acquisire la disponibilità di tutti gli atti (che ancora non ci sono) ai fini dell’espletamento del mandato elettorale”.
Nella seconda parte delle lettera di aggiornamento ai consiglieri Villa, Arnone, Carta e Magliozzi la segretaria Saccoccia, contrariamente a quanto asseriscono gli stessi rappresentanti delle minoranze, prende le distanze dalle competenze che dovrebbe assolvere. Nel senso che la l’alta dirigente allunga le mani avanti nel momento in cui scrive letteralmente che “sulle ipotesi di incompatibilità dei consiglieri comunali la competenza non è attribuibile alla responsabile della prevenzione delle corruzioni ma è, secondo quanto prevede l’articolo 69 del decreto legislativo 267/2000, del consiglio comunale che si esprime, in via ordinaria, sulla proposta di dirigente competente”.
Non è la prima volta che la segretaria generale del comune di Formia davanti a casi spinosi tenta di essere chiamata in causa come sulla possibile decadenza (o meno) del consigliere comunale di maggioranza Tania Forte. Lo scorso dicembre nella querelle sulla tardiva installazione delle Casette Natalizie e nel feroce scontro epistolare a distanza con il capogruppo Imma Arnone aveva chiamato in causa altri dirigenti del comune per responsabilizzarli sul ritardo della pubblicazione dell’avviso pubblico. Un fatto fu acclarato dalla stessa dottoressa Arnone dopo aver ricevuto un’inedita e gratuita diffida legale della Saccoccia cui seguì una denuncia penale tuttora al vaglio della Procura di Cassino: all’epoca dei fatti chi avrebbe dovuto espletare il bando sarebbe dovuto essere la stessa Saccoccia in quanto dirigente ad interim del Suap del comune di Formia.
La dottoressa Saccoccia teme che il caso Tania Forte possa precipitare durante la campagna delle prossime elezioni europee e dunque anticipa che, in caso l’Anac dovesse propendere l’ipotetica incompatibilità dell’influente consigliera di Forza Italia, ad occuparsi dovrà essere con un voto finale dovrà essere il consiglio comunale di Formia e non lei. La dottoressa conclude la lettera ai consiglieri di minoranza (e per conoscenza alla Prefettura di Latina e alla stessa Anac) puntualizzando che il responsabile della prevenzione, secondo quanto prevede l’articolo 15 del decreto legislativo 38/2013 (insomma la più nota legge Severino), “è titolare del potere di vigilanza sul rispetto delle disposizioni in materia di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi dirigenziali”. Stop.
Intanto sul piano politico da questa vicenda non ne sta uscendo a testa alta soprattutto sul piano politico il presidente di Fratelli d’Italia Pasquale Cardillo Cupo. Nelle ultime ore aveva pubblicato il resoconto di un servizio giornalistico secondo il quale il consigliere Tania Forte “non è incompatibile “. Non è proprio così e l’avvocato Cardillo Cupo aveva chiamato sarcasticamente in causa l’opposizione formiana attribuendole, con toni sferzanti, “un altro, l’ennesimo, grande successo”.
L’ex sindaco Paola Villa è stata al gioco e in un post sui social dal titolo “Esistono cinque categorie di bugie: la bugia semplice, le previsioni del tempo, la statistica, la bugia diplomatica e…il comunicato stampa”, ha pesantemente attaccato il candidato a sindaco sconfitto nettamente alle amministrative del giugno 2018.
“La cosa grave è che chi scrive e deride è il presidente del consiglio comunale, cioè colui che dovrebbe essere informato più di tutti sugli atti riguardanti i consiglieri comunali. E invece di informarsi attraverso le istituzioni che lui stesso rappresenta, condivide e deride chi mettendoci faccia, nome e cognome, chiede se la legge è rispettata – ha commentato la Villa – Sarebbe interessante sapere dal quotidiano chi gli abbia fornito la notizia falsa…sarebbe molto interessante… Intanto si registra l’ennesima figura barbina… Vediamo da oggi quanti giorni passeranno prima di leggere per la sottoscritta l’ennesimo insulto, l’ennesimo editto pieno di offese dal sito istituzionale del Comune di Formia, per aver sottolineato anche questa, ennesima, figura barbina…” – ha concluso la professoressa Villa.