FORMIA – Inaugura mercoledì 10 aprile alle ore 17.30 la mostra dell’Artista Salvatore Bartolomeo, intitolata “Il Mare e altri racconti – Archeologia della Memoria” presso lo spazio espositivo del punto IAT del Comune di Formia. Un’ esposizione antologica che comprende una raccolta di acquerelli su carta nei quali cielo e mare si lambiscono quasi confondendosi e ci parlano di profonde lontananze di luce che dischiudono orizzonti al di là dell’orizzonte e una rassegna di opere, realizzate da Salvatore Bartolomeo tra gli anni ’80 e i giorni d’oggi, grazie alle quali è possibile ripercorre il suo originale percorso artistico. Attivo dalla metà degli anni ’70, Bartolomeo conduce da più di quarant’anni una coerente ricerca artistica attraverso il linguaggio espressivo dell’informale.
Le sue opere, realizzate con la tecnica del collage, si presentano come rilievi di materia e colore consumati dal tempo, che rappresentano
‘luoghi della memoria’. Le opere in mostra si configurano, all’interno come degli ‘affreschi ritrovati’, che instaurano un dialogo tra il passato, in parte perduto, e il presente. Bartolomeo, elegge il tempo a protagonista invisibile e silenzioso di tutta la sua ricerca artistica, concependo le
sue opere come tessere di un unico grande ‘mosaico’ ad esso dedicato. E’ il nono appuntamento della Rassegna “Sentieri d’Arte 2024” promosso dall’associazione culturale Koiné in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e al Turismo del Comune di Formia. Il Vernissage è previsto per le ore 17.30 del 10 aprile, il finissage per la stessa ora del 21 aprile.
Salvatore Bartolomeo (Formia, 1946) ha compiuto gli studi di Architettura presso le università di Firenze e di Roma. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero come: Roma, Padova, Firenze, Modica, Bari, Milano, Livorno, Formia e Gaeta oltre che a Berna, Salisburgo, Dublino, San Pietroburgo e Ballinskelligs (Irlanda). Ha ideato e diretto con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per il Lazio Performance multimediali nei siti archeologici del Museo di Formia e negli Scavi di Sant’ Erasmo. È inoltre intervenuto con installazioni sonore e visive nei Criptoportici di Formia, nel Cisternone Romano, nella Tomba di Cicerone a Formia, nel Museo Archeologico di Sperlonga e nel Museo di Terracina. Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Sebastiano Conca (XIV edizione del Porticato Gaetano). Dal 2011 si è dedicato prevalentemente a installazioni multimediali (Archeologie Divaganti) in siti archeologici del territorio laziale con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della Regione Lazio.
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