GAETA – Gli interessati non hanno voluto credere ai loro occhi quando hanno letto l’ultimo rigo di un comunicato stampa “per il quale non ci sono approfondimenti da fare in quanto i provvedimenti sono sottoposti a segreto d’ufficio”. A dirlo è stato dagli Stati Uniti, dove si trova in questi giorni, il dirigente della sede di Gaeta dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Lelio Matteuzzi relativamente all’esito dell’ultima seduta del comitato di gestione che, coordinata naturalmente dal presidente Pino Musolino e il segretario generale Paolo Risso, ha assunto alcuni importanti provvedimenti sulla portualità e sulla gestione del water front di Gaeta ma “marginalizzati” – come sempre nella parte finale di una nota monopolizzata (giustamente) dal rilascio della concessione demaniale alla Logiport spa (del gruppo Grimaldi di Napoli) relativa alla gestione nei prossimi quattro anni della nuova darsena traghetti – si tratta di quattro banchine – nel porto di Civitavecchia, con i relativi piazzali retrostanti.
L’ex sindaco di Gaeta Silvio D’Amante ed il capogruppo consiliare del Partito Democratico Emiliano Scinicariello sperano di essere smentiti, rispetto alle loro congetture, relativamente all’assunzione del quarto ed ultimo provvedimento da parte del comitato di gestione dell’ex Autorità portuale. Si tratta del rilascio della concessione demaniale alla società Santa Maria “per un punto di ormeggio per nautica da diporto”. Letto così il comunicato dell’ufficio stampa di Molo Vespucci dice tutto e niente ma l’ex sindaco di Gaeta ed il capogruppo Dem Scinicariello hanno preannunciato di formalizzare una richiesta di accesso agli atti (“non sedendo più in consiglio la presenterò come associazione anti mafia “Antonio Caponnetto” – ha puntualizzato Silvio D’Amante) memori di quanto avvenne nel consiglio comunale del 31 agosto scorso quando fu approvato il documento di programmazione strategica di sistema.
Con la delibera numero 50 l’intero massimo consesso cittadino votò la lista della spesa da inviare a Civitavecchia al presidente Musolino in termini di portualità e …affini. “Votammo a favore a condizione – hanno ora ricordato D’Amante e Scinicariello – che venisse accolto un emendamento che vietava il rilascio di nuove concessioni demaniali per l’installazione di pontili nel tratto di mare tra Gaeta vecchia e la base militare della Nato concedendo la possibilità ai vecchi concessionari eventualmente di rinnovarle. L’ex Autorità portuale deve fare chiarezza perché quell’emendamento lo scrivemmo materialmente io ed il sindaco Cristian Leccese nel suo ufficio. Serve un’azione di trasparenza perché se questa concessione demaniale è nuova di zecca è stato calpestato un deliberato del consiglio comunale che chiedeva all’Adsp di riordinare una volta per tutte la gestione dei pontili in una zona strategica e sensibile del water front nel quartiere di Gaeta S. Erasmo. Temiamo – ma speriamo vivamente di essere smentiti – che lo specchio acqueo oggetto di questa concessione sia quello antistante il Santuario dell’Annunziata….Vediamo”.
Gli altri tre provvedimenti rilasciati dal board dell’ex Autorità portuale sono celati da un eccessivo burocratese: “Il Comitato di Gestione ha inoltre approvato 4 concessioni demaniali per il porto di Gaeta: alla società Intergroup, come terminalista articolo 18, unificando due precedenti concessioni di cui la stessa era già titolare; alla Semater per un tratto di banchina del molo di sopraflutto della darsena Porto Salvo (come ormeggio dei suoi pontoni) e alla società “Chiaia” per una superficie su piazzale Caserta. Il Comitato di Gestione ha approvato anche la delibera relativa al numero massimo di autorizzazioni ex articolo 16 con i relativi canoni per i tre porti, confermando il numero di imprese precedentemente autorizzato, ossia 16 per il porto di Civitavecchia, 5 per Gaeta e 2 per Fiumicino”.
Altro da sapere non è possibile. Intanto gli operatori del porto commerciale hanno deciso di mettere sotto la loro lente d’ingrandimento la legittimità di un avviso pubblicato (per la durata di un mese) nella giornata di lunedì 8 aprile nei confronti del quale si possono avanzare osservazioni e opposizioni. Alla sede di Gaeta il 13 settembre 2021 era arrivata la richiesta, poi integrata e perfezionata soltanto il 1 marzo scorso, della società “Rimorchiatori Napoletani srl” per beneficiare del rilascio di una concessione demaniale marittima per occupare nell’ambito del Porto Commerciale di Gaeta un’area demaniale sita nel “Piazzale della Logistica”, di 264 metri quadrati. Per qualche obiettivo? Per realizzarvi “un manufatto di facile rimozione, allo scopo di svolgere funzioni amministrative e di supporto al lavoro di impresa portuale per il servizio di rimorchio”.
Intanto la principale impresa portuale impegnata sulle banchine del “Salvo D’Acquisto” di Gaeta, la Intergroup, è interessata da tempo a verificare l’evolversi delle dinamiche con cui la Generazione Z sta influenzando il settore della logistica. Lo sto facendo realizzando un focus speciale su innovazione, sostenibilità e il valore aggiunto del Made in Italy in programma mercoledì 18 aprile, presso il Castello Angioino di Gaeta, alle ore 11, nell’ambito proprio della settimana dedicata al Made in Italy. Il titolo di questo atteso momento di riflessione sarà “Nuove Generazioni, Nuove Rotte: Il Ruolo della Gen Z nel Futuro della Logistica del Made in Italy” e si svolgerà con il supporto di Assologistica, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), di Unindustria, della Ceva Logistics, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, dell’Its “Giovanni Caboto” , dell’Università di Cassino, della Regione Lazio e del Comune di Gaeta.
L’evento prevede gli interventi, dopo i saluti del sindaco Cristian Leccese, dell’assessore regionale alle politiche del mare Pasquale Cicciarelli, del direttore dell’Its Caboto Clemente Borrelli e dei presidenti di Unindustria di Cassino Francesco Borgomeo e di quello del gruppo Giovani di Unindustria di Latina Paolo Di Cecca. Il confronto ci sarà invece dagli interventi dell’amministratore di Intergroup Pietro Di Sarno, del “Country Head Business Development” di Ceva Italia Paolo Guidi, del presidente nazionale di Federmanager Giovani Antonio Ieraci e, infine, dei presidenti dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale e di Assologistica, Pino Musolino e Umberto Ruggerone. “Il nostro sarà un qualificato momento di confronto sul ruolo vitale che sta esercitando la logistica nel nostro Paese – ha dichiarato l’amministratore di Intergroup Pietro Di Sarno – e sulle opportunità che offre alla nuove generazioni”.
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