SPIGNO – Giovedì sera la decisione: il sindaco in carica di Spigno Saturnia Salvatore Vento renderà la nota sua scelta se correre – come sembra molto verosimile – per il terzo mandato alle amministrative dell’8 e del 9 giugno prossimi o abdicare a favore di un “rappresentante autorevole” della maggioranza che lo sostiene dal vittorioso appuntamento elettorale del maggio 2019. L’interessato, sempre scaltro e bravo a giocare come il gatto contro il topo, ha dribblato in questi giorni le richieste dei cronisti offrendo soltanto un’informazione ovvia e scontata: “Alle amministrative di giugno saremo presenti con una nostra lista. Dobbiamo decidere tutti insieme, noi siamo abituati a fare così, se conserverà la denominazione di cinque anni fa (Prima Spigno) o se avrà un nome nuovo. Dovete solo attendere giovedì…”.
Il sindaco Salvatore Vento sinora ha pensato a giocare a nascondino ma ora è stato costretto dalla concorrenza ad uscire allo scoperto dopo la decisione del consigliere comunale di opposizione, l’avvocato Marco Vento, di accettare la sfida propostagli dalla lista civica “Spigno Futura” che nel frattempo è andata oltre “Uniti per Spigno” che cinque anni aveva proposto alla carica di sindaco l’apprezzato chirurgo aurunco Sergio Corelli.
“Spigno Futura” dice di professare un credo civico benchè la candidatura dell’avvocato Vento (dirigente autorevole di Fratelli d’Italia da tempi non sospetti) – è stato a lungo segretario dell’ordine forense di Cassino – sia da tempo avallata in prima persona dal consigliere regionale e presidente della commissione Sviluppo Economico nel consiglio della Pisana Enrico Tiero. “La nostra classe dirigente presente coerentemente all’opposizione (alludendo all’altro Vento, anch’egli avvocato, Marco, a Matteo Mastantuomo e a Giulio Santilli) è pronta da tempo per meritarsi il consenso dell’elettorato di questa bella comunità e permettere a Spigno di voltare dopo dieci anni di non governo – ha dichiarato Tiero – La candidatura di Marco è sinonimo di affidabilità amministrativa oltre che di esperienza acquisita in consiglio comunale e nella sua attività professionale. Proporremo una squadra giovane ma in grado di reggere l’urto della gestione del comune che ha bisogno, da quello che mi riferiscono, di una scossa dopo due mandati di immobilismo”.
L’avvocato Marco Vento, dal febbraio 2022 portavoce di Fratelli d’Italia a Spigno, intanto ha aperto il suo point elettorale in via Leopardi, ad un tiro di schioppo dal palazzo municipale: “Il nostro è un cantiere aperto e lo sarà nel corso di queste settimane con il supporto di tutti per la redazione del programma amministrativo che sarà davvero condiviso. L’entusiasmo che avverto è tanto e, pertanto, la responsabilità di far bene è altrettanto gravosa. Ma siamo pronti con l’apporto di tutti”.
Spigno Futura si preannuncia un contenitore civico e non a caso avrà il sostegno di “pezzi” importanti del Partito Democratico, vecchio e nuovo. In quest’ottica la prima polemica politica l’ha promossa il sindaco in carica Salvatore Vento che rivela: “Faccio davvero fatica a seguire i dirigenti locali del Pd. Avevo proposto loro la candidatura a sindaco purchè decidessero di far parte della componente politica naturale. Ho avuto risposte? Certo che no. Mi è stata vomitata addosso la solita e risibile accusa, quella di guidare un’amministrazione comunale di destra”.
Se gli schieramenti in vista del voto amministrativo di giugno stanno prendendo corpo – le candidature vanno presentate entro sabato 11 maggio – l’unica incognita è rappresentata al momento da una possibile terza sfida alla carica di sindaco. L’imprenditore Williams Di Cesare, di area Fdi, dice di essere ancora in lizza con la lista “CambiAmo Spigno” ma il suo progetto politico ha conosciuto una stasi nel momento in cui il partito di Giorgia Meloni ha deciso di schierarsi apertamente per la candidatura dell’avvocato Vento. Le ipotesi nel centro destra civico potrebbero essere due: escluso (dopo un iniziale ma abortito tentativo) l’assorbimento della candidatura di Di Cesare (ma al solo consiglio comunale) nel listone “Spigno Futura”, sul campo potrebbero rimanere altre due possibilità: l’accordo politico elettorale di Di Cesare con il sindaco in carica Salvatore Vento o – come appare essere più verosimile – dar vita ad un patto di desistenza con la decisione dell’imprenditore di rinunciare a competere ma con una garanzia romana da coltivare: diventare, in base alla nuova legge regionale, commissario straordinario della XVII Comunità montana dei Monti Aurunci al posto del forzista e cognato del sindaco di Santi Cosma e Damiano Franco Taddeo, Alfieri Vellucci.
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