FORMIA – Il pastificio Paone continuerà a produrre la pasta di Formia con la tanto attesa “fumata bianca”: i quindici dipendenti che hanno deciso coraggiosamente di continuare in questa iniziativa imprenditoriale sono stati ufficialmente assunti dalla nuova proprietà, la Corex di Battipaglia. La firma nelle ultime ore è avventa in due distinti momenti cui hanno partecipato le maestranze interessate con il coinvolgimento delle rispettive organizzazioni sindacali di categoria, la Uila Uil per 11 operai e la Flai Cgil per 4.
E’ finito per loro incubo che durava da oltre un anno e mezzo e reso ancor più mesto dopo la conclusione lo scorso marzo dell’ultima tranche della cassa integrazione straordinaria. Questi operai, ‘supertisti’ del più ampio organico del sito produttivo alimentare di Formia, sono già al lavoro per conto la società salernitana che proprio un mese aveva firmato il contratto di fitto d’azienda con l’ex l’amministratore unico della “Domenico Paone srl”, il manager italo-argentino Leandro Octavio Quentin per garantire il futuro produttivo, economico e occupazionale dello stabilimento nella zona industriale di Penitro.
Gli operai riassunti si sono impegnati intanto ad eseguire interventi di manutenzione che hanno già garantito un novo look al pastificio attraverso interventi di manutenzione del ciclo produttivo, di pulizia, di bonifica, di disinfestazione e di tinteggiatura all’interno della fabbrica.
La Corex spera di non ricorrere a formalizzare, in qualità di nuova società proprietaria del sito, la richiesta di beneficiare dell’ammortizzatore sociale per i 15 neo assunti qualora il ciclo produttivo non dovesse attivarsi entro un mese. E’ in atto, infatti, da settimane un braccio di ferro tra il Consorzio industriale Laziale ed Acqualatina. Serve il nulla posta per la ripresa della produzione della pasta ma al momento manca, anche in deroga, l’autorizzazione per gli scarichi fognari, un problema che non è stato mai concretamente affrontato per le audaci realtà produttive che ancora fanno impresa nel triangolo industriale tra Penitro, Spigno Saturnia e Minturno.
La Corex vuole attendete il tempo dovuto ma ha fatto sapere di non volersi pentire di aver investito a Formia per la ripesa della più antica realtà produttiva della provincia di Latina. L’accordo di affitto di prevede che la Corex per un periodo limitato utilizzi le due linee di produzione del pastificio in attesa che termini la procedura del concordato liquidatorio semplificato, poi finalizzato al definitivo acquisto. A questo strumento si arrivati arrivati dopo il fallimento della composizione negoziata che, avallata dal Tribunale civile di Roma, prevedeva da parte della Corex l’acquisto delle stesse linee di produzione a condizione che tutte le maestranze, 19 complessivamente, accettassero il loro trasferimento negli organici della società subentrante con la rinuncia a soddisfare precedenti indennità e spettanze economiche.
Quattro ex dipendenti hanno deciso legittimamente di non sottoscrivere una delle clausole della composizione negoziata. E così la firma un mese fa del contratto di fitto d’azienda permetterà a 15 dipendenti del pastificio di conservare il proprio posto di lavoro e alla “Domenico Paone spa” di evitare il proprio fallimento.