MINTURNO – Meglio tardi che mai. Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli e la sua attiva assessora ai sevizi sociali Ilaria Pelle hanno accolto ”con legittimi motivi di soddisfazione” la decisione, attesa da settimane, del dirigente del settore Sevizi sociali del comune di Gaeta, Annamaria De Filippis di sbloccare l’iter per la redazione, entro il prossimo 30 aprile, del piano di zona del distretto socio sanitario Latina 5.
E’ considerato il piano regolatore del welfare del sud pontino per il triennio 2024-2026 ma sinora la politica ha manifestato disinteresse e mancata unità d’intenti per chiedere alla Regione Lazio di finanziare le proposte progettali in campo. Ha fatto eccezione- come detto – il comune di Minturno a fronte dall’”incomprensibile stasi che si sta registrando” alludendo ai sindaci Gaeta, Formia, Itri, Spigno Saturnia, Ponza, Ventotene, Castelforte e Santi Cosma e Damiano”.
La dottoressa De Filippis ha fatto sapere che la Regione nel corso di una call effettuata lo scorso 19 marzo, ha presentato gli strumenti messi a disposizione dei Distretti regionali laziali per sostenere la raccolta dei dati in modo uniforme. Dati i riferimenti, l’Ufficio di Piano del Distretto Lt5, per la stesura del nuovo Psdz – l’ha messo per iscritto la dottoressa Gallinaro “intende rafforzare la collaborazione con le strutture amministrative competenti dei Comuni, in stretta interazione con il Comitato istituzionale e con gli organi politici del territorio – si legge nella lettera – In questo modo, gli indirizzi di fondo, la fase di partecipazione e le scelte decisionali saranno sostenute da un adeguato approfondimento tecnico”.
Qualcosa si muove e l’imput di Stefanelli e dell’assessora Pelle è servito per ottenere la convocazione di un incontro tecnico per giovedì 18 aprile, alle 10, presso il Comune di Gaeta a cui dovranno partecipare per ciascuno dei comuni interessati uno o due referenti (assistenti sociali, funzionari dei sevizi competenti) per partecipare al processo di elaborazione del Piano.
Il sindaco di Minturno ha inviato dunque un monito ai colleghi primo cittadino di verificare la proposta di trasformare il distretto socio sanitario (il mandato quinquennale di Gaeta quale ente comune fila scade nel 2023) in un consorzio pubblico : “Noi dobbiamo dare risposte ai cittadini che non ce la fanno o sono in una situazione di difficoltà. Mi cadono le braccia quando il consorzio viene considerato n poltronificio pe il quale si chiedono no o de posti in base al numero degli abitanti di questo o quel comune. Il comune di Formia, attraverso il dirigente del settore Bilancio Daniele Rossi, aveva chiesto tre mesi fa di sapere la sua quota economica di partecipazione. Le proposte di incontro non sono mancate ma – ha concluso Stefanelli – non riunioni non ce ne sono state. Purtroppo”.