FORMIA – La Sala Ribaud del Palazzo Comunale di Formia ha ospitato l’evento finale ‘Decido io…dico No alla violenza’, nell’ambito del progetto, finanziato dalla Regione Lazio, della durata di 1 anno, di prevenzione e contrasto dalla violenza di genere, empowerment delle donne e promozione delle pari opportunità. All’incontro, moderato dall’autrice Rossella Serao, hanno presenziato l’assessore
alle Politiche Sociali Rosita Nervino, il vicesindaco e assessore al Turismo Giovanni Valerio. Ospite della mattinata Filomena Lamberti, vittima di violenza, che ha raccontato la sua toccante esperienza di vita vissuta.
L’evento, che abbraccia fortemente il comparto scolastico, un luogo di formazione dove vengono trasmessi i valori, ha promosso la cultura del rispetto dei diritti e delle differenze di genere, contrastando la cultura basata su relazioni di prevaricazione che supporta e legittima la violenza maschile nelle relazioni intime, nell’ambito familiare, lavorativo e sociale, senza pregiudizi e stereotipi, migliorando la conoscenza e la comprensione dei ruoli e della disuguaglianza di genere; gli stessi studenti possono diventare agenti del cambiamento rispetto al tema della violenza di genere in modo da sensibilizzare il maggior numero di adulti (docenti e famiglie) su una tematica attuale quanto delicata. All’evento erano presenti la funzionaria della direzione dell’Area Pari Opportunità della Regione Lazio, Emilia Cento, la responsabile dell’associazione ‘Mai più vittima ODV’ Maria De Tata e Maria Rosaria Scognamiglio del CSV Lazio.
Inoltre si ringraziano per la disponibilità e collaborazione attiva, sempre disponibili e partecipi nel confrontarsi con tematiche così importanti e delicate, gli istituti scolastici del territorio, grazie alle loro rappresentanze: Immacolata Picone dell’Ic ‘Vitruvio Pollione’, Adriana Roma dell’Ic ‘Dante Alighieri’, Gabriella Curato dell’Ic ‘Pasquale Mattej’, Rossella Monti dell’’IIS Fermi Filangieri’, Monica Piantadosi dell’’IPSEOA Angelo Celletti’. Tra gli intervenuti anche Costanza Greco, referente dell’associazione Spazio Donna di Salerno e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
“L’obiettivo generale del progetto, di cui il Comune è stato l’ente proponente, è stato quello di favorire l’acquisizione di modelli relazionali sani e responsabili per contrastare stereotipi e pregiudizi di genere e prevenire manifestazioni di violenza, discriminazione e prevaricazione nei confronti delle donne, diffondendo la cultura della parità di genere, il rispetto dei diritti della persona, dell’accoglienza delle diversità – commentano il sindaco Gianluca Taddeo e l’assessore alle Politiche Sociali Rosita Nervino – Il progetto, per cui vanno i ringraziamenti all’associazione ‘Mai più Vittima’, al CSV, alle dirigenti scolastiche, ha avuto l’intento di diffondere nelle scuole e
quindi negli alunni la prevenzione della cultura della non violenza. Porteremo avanti questo percorso in cui crediamo, continuando a valorizzare iniziative di sensibilizzazione ed educazione delle nuove generazioni, promuovendo l’apertura al dialogo e al confronto, favorendo il benessere delle relazioni attraverso un ambiente accogliente e inclusivo”.
Con grande orgoglio Maria De Tata e Amalia Pompei dell’Associazione ‘ Mai più Vittima ’, annunciano con soddisfazione la conclusione del progetto ‘Decido Io… e Dico No alla Violenza’, realizzato a Formia. “Siamo felici dei risultati ottenuti – affermano – Il grande coinvolgimento dei ragazzi dimostra che è tanta voglia di cambiare le cose e di costruire una società libera dalla violenza contro le donne. Continueremo a lavorare con tenacia per raggiungere questo obiettivo”.
“Come responsabile del CSV (Centro Servizi Volontariato) del Lazio il mio compito è sostenere e qualificare l’azione volontaria – spiega Maria Rosaria Scognamiglio – Progettare e coordinare le attività del programma di sensibilizzazione. Il progetto ‘Decido io … dico NO alla violenza’ ci ha permesso di costruire quella giusta relazione tra scuola e territorio e portare avanti azioni di contrasto a pregiudizi e stereotipi con l'obiettivo di sostenere quel cambio culturale che restituisca alle donne il loro giusto valore e riconoscimento nella società. Al termine dell’attività educativa-formativa, l’attenzione è stata rivolta alle opere (dipinti, fotografie, sculture, brevi racconti, poesie, video), agli slogan e ai manifesti pubblicitari realizzati dagli studenti come risultato dell’attività educativa-formativa a cui hanno partecipato.
L’evento finale ha rappresentato un momento di restituzione in cui gli studenti coinvolti, nelle vesti di attori protagonisti, hanno avuto la possibilità di presentare i lavori realizzati sulla loro percezione e rappresentazione della violenza”.
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