FORMIA – C’eravamo tanto…..sbagliati. L’azione amministrativa del comune di Formia è sempre più simile ad un gran premio di Formula 1 caratterizzato dai tattici e necessari “stop and go”. Se non bastava la decisione di sospendere, a 24 ore soltanto dal termine programmato, lo svolgimento delle prove orali di due attesi concorsi pubblici (indetti un anno e mezzo fa..) riguardanti il settore della Polizia Locale che si è aggiunta ora un’altra imbarazzante scelta che la dice lunga sulla situazione di grave e grande incertezza gestionale che sta caratterizzando l’azione amministrativa della Giunta del sindaco Gianluca Taddeo. A ordinare questo nuovo “stop and go” è formalmente uno dei dirigenti che in termini di professionalità e di impegno da solo aumenta la media dell’operato degli altri colleghi di settore.
Venerdì, subito dopo mezzogiorno, il responsabile della centrale unica di committenza, il dottor Daniele Rossi, ha comunicato di aver sospeso lo svolgimento di una discussa gara d’appalto che lui stesso, in qualità di dirigente del settore “Affari legali, Polizia Locale e Attività produttive”, aveva indetto con la determina dirigenziale numero 503 il 4 marzo scorso. Riguardava (e riguarda) la procedura per l’affidamento dei servizi di accoglienza, informazioni, custodia, portierato nonchè di centralino del comune di Formia. Si trattava di una procedura negoziata senza bando indetta sulla piattaforma del Mepa dopo che gli atti di gara erano stati approvati già qualche mese, il 27 novembre scorso. L’amministrazione comunale aveva deciso di investire anche non poche risorse economiche (oltre 152mila euro) per esternalizzare per i prossimi due anni un servizio che, nonostante tutto, non è dei peggiori che funziona nel palazzo municipale di Formia grazie all’abnegazione e all’impegno di personale interno. E invece il dirigente Rossi ha deciso di fermare le bocce in qualità di responsabile della centrale unica di committenza sulla scorta di una richiesta che il 17 aprile ha formalizzato lui stesso (“dal settore proponente dell’Ente Committente”) e anche in applicazione di quanto disposto dalla determinazione della Centrale Unica di committenza numero 601 del 18 aprile 2024.
La gara per il conferimento dei servizi di accoglienza, informazioni, custodia, portierato e di centralino del comune di Formia è stata sospesa “a causa dell’intervenuta necessità di procedere ad un ulteriore supplemento istruttorio, e successiva revisione del quadro economico posto a base di gara”. Questa è la motivazione ufficiale. E se ce ne fosse un’altra più politica, scaturita dall’ultima riunione di maggioranza di lunedì scorso al termine della quale sarebbe stato chiesto al sindaco Taddeo di sospendere una gara dall’importo “monstre” in considerazione del conferimento di alcuni servizi che possono benissimo continuare a svolgere dipendenti dello stesso comune di Formia? La gara, intanto, è stata “sospesa fino a nuova comunicazione” ed è la stessa formula utilizzata il 26 marzo scorso dalla dirigente della Polizia Locale del comune di Gaeta Annamaria De Filippis che, in qualità di presidente delle due commissioni, rinviava sine die e senza una motivazione ufficiale (che il bravo dirigente Daniele Rossi in questa circostanza ha inserito…) le prove orali due concorsi in programma all’indomani, il 27 ed il 28 marzo scorsi.
Se su questa vicenda è calato un silenzio che i consiglieri del Pd Luca Magliozzi ed Alessandro Carta hanno provato ad interrompere presentando un’interrogazione in consiglio comunale, la sospensione della procedura per l’eternalizzazione del discusso servizio di portineria del comune di Formia è finita nel mirino dell’ex sindaco di Formia e consigliere comunale di opposizione della lista “Un’altra Città-Movimento Cinque Stelle” Paola Villa che arriva a denunciare l’esistenza di “un’altra ciambella uscita senza buco”.
Ha ricordato le vicende di questa procedura inaugurata nell’aprile di un anno fa quando “la giunta targata Taddeo-Cardillo Cupo approvava una delibera in cui decideva di esternalizzare, ossia di dare ai privati, il servizio di portineria del Comune di Formia, stanziando una cifra complessiva di circa 60mila euro. Già allora chiedemmo perché tale scelta e spreco di denaro pubblico, chiedemmo a quali sedi del comune era rivolta la scelta, e da chi e come sarebbe stata gestito il bando di gara… Poi qualche giorno fa è uscito il bando, i soldi per la portineria del comune di Formia, diventano 150mila euro, più che raddoppiano in un anno e la scelta dovrebbe avvenire per “selezione diretta”. Venerdì la sospensione del bando! Devono controllare se esiste la copertura finanziaria, cioè devono controllare se ci sono i soldi per affidare il servizio! Insomma avete fatto un bando senza vedere se prima c’erano i soldi?? – si chiede l’ex primo cittadino – Le domande sono tante… Ma prima di indire il bando non si poteva controllare se c’erano i soldi? E’ possibile che in un anno la cifra è oltre che raddoppiata? Ma possibile che con tante urgenze, necessità, tra farmaci che non si comprano per la farmacia comunale e centri per disabili che non ricevono i finanziamenti dovuti, si stanziano 150mila euro per aprire e chiudere il comune? Ma a chi dobbiamo ‘accontentare’, chi dobbiamo ‘tranquillizzare’ prima dell’ inizio della prossima campagna elettorale? Chissà da qui alla primavera del 2026 quanti bandi usciranno, quante promesse ci saranno – ha concluso la professoressa Villa – quanti ‘posti’ si materializzeranno… attenzione però che tutte ste promesse contengano ‘un buco’, altrimenti saranno solo delle belle ciambelle senza buco”.