FORMIA – “Le solite opposizioni protagoniste di sterili polemiche” sostenute “mistificazioni mediatiche”. Fedele alla massima popolare secondo la quale la difesa (a volte) è il miglior attacco, il sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha atteso qualche giorno per commentare l’ordinanza del presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione, l’avvocato Giuseppe Busia che ha dichiarato compatibile la consigliera comunale di Forza Italia Tania Forte. I consiglieri comunali di opposizione Paola Villa, Luca Magliozzi, Alessandro Carta e Imma Arnone aveva chiesto il pronunciamento dell’Anac temendo che l’architetto Forte non potesse stare in consiglio comunale – dove era arrivata con una valanga di voti in occasione del voto amministrativo del 3 e 4 ottobre 2021- in rapporto al suo ruolo esercitato laddove lavora, il Consorzio Industriale regionale del Lazio.
Le minoranze avevano ipotizzato una presunta incompatibilità dell’esponente azzurra per un non meglio ruolo dirigenziale esercitato all’interno della struttura apicale. Invece l’Anac ha detto di no: il consigliere comunale è soltanto responsabile (dal 2022) dell’anti corruzione quando la stessa Autorità nazionale anti corruzione è stata chiara sull’efficacia di un’equazione: Non si può essere responsabile dell’anti corruzione (che non comporta oneri economici aggiuntivi) se non si è preliminarmente dirigente. Il sindaco di Formia rivela come questa querelle ci sia stato un esposto datato 11 dicembre 2023 (“sottoscritto da un sedicente Pino Russo, forse imparentato con l’altro sedicente Carmelo Pappagallo”) cui ha fatto seguito, lo scorso 13 gennaio, la segnalazione sottoscritta dai consiglieri comunali di opposizione Arnone, Villa, Carta e Magliozzi.
Ora l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha definitivamente posto fine alla querelle e “al teatrino mediatico – è il primo gratuito attacco del primo cittadino – messo in piedi dall’opposizione. La Consigliera Tania Forte, pertanto, può proseguire legittimamente nel suo percorso amministrativo a favore della Città di Formia…” Le parole del sindaco non sono state mai filtrate dall’ufficio stampa del comune dimenticando esso stesso di esercitare preliminarmente un ruolo informativo. Taddeo anziché entrare nel merito della decisione dell’Anac, parla di “un vero e proprio accanimento mediatico scatenato in questi ultimi mesi sulla posizione della Consigliera Tania Forte e sull’intera Amministrazione comunale, tutto fondato su una grave superficialità di interpretazione delle norme e altrettanta disinformazione. La nostra opposizione consiliare ha preferito interpellare finanche l’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha aperto un procedimento di vigilanza, concluso con una delibera di insussistenza della causa di incompatibilità in capo alla Consigliera Forte. Purtroppo, il tutto è stato ‘condito’ dal lavoro di parte della stampa, troppo spesso abituata a diffondere, come fatto in molte altre occasioni, notizie completamente errate ed infondate, nonostante il diritto di cronaca non dovrebbe prescindere dalla veridicità dei fatti“.
Considerazioni (anche queste di parte) che non tengono conto di qualcosa altro nel frattempo verificato in questa querelle caratterizzata da anticipazioni poco veritiere fatte circolare artatamente dalla stessa amministrazione comunale. E’ stato il caso di una lettera pubblica della segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione del comune di Formia, Marina Saccoccia, che correttamente aveva annunciato- contrariamente a quanto riportato da qualche organo di informazione – che l’Anac non aveva ancora deciso sulla laboriosa consigliera comunale di Forza Italia Forte…
Dopo aver bacchettato i giornalisti, il sindaco di Formia ha avuto da ridire anche sui consiglieri di opposizioni firmatari della segnalazione: “ La cosa che più sorprende è che non abbiano sollevato alcuna questione ( si è verificato il contrario) né si siano minimamente interrogati, sulla incompatibilità certa di una loro componente (il riferimento è stato rivolto all’ex sindaco Paola Villa). Ancora più stupefacente è l’atteggiamento di certa stampa che, mentre ha tanto ‘attenzionato’ la questione pretestuosa creata intorno alla Consigliera Forte, ha quasi taciuto e sminuito la vicenda della incompatibilità certa della consigliera comunale di opposizione Paola Villa”.
Il sindaco di Formia non ha mancato di offrire “per il bene della nostra Comunità” alcune istruzioni per l’uso ad “alcuni rappresentanti istituzionali, delegati dal popolo per governare la Città. Invece di dilettarsi in attacchi personali utilizzassero meglio il proprio tempo per risolvere gli annosi problemi del territorio. Mentre altri si dilettavano a livello mediatico per creare – forse ad arte – clamore intorno ad una vicenda insussistente – l’Anac ha impiegato alcune audizioni e ha chiesto di pronunciarsi su alcune memorie difensive – questa Amministrazione ha preferito, come sempre fatto finora, non rispondere, in forma di rispetto istituzionale verso gli Organi che stavano conducendo delle istruttorie tecniche. Dispiace che, ancora una volta, la Città di Formia abbia dovuto assistere ad un modo di fare politica, imbastito e voluto dall’opposizione, non produttivo per gli interessi dei cittadini. Dispiace che, ancora una volta, l’azione dell’opposizione consiliare abbia determinato solo inutili perdite di tempo, in questo caso anche ai danni di altri enti ed istituzioni, oltre che un danno di immagine per il Comune”.
Al sindaco Taddeo alla fine è sorto un legittimo dubbio – secondo il suo personale punto di vista – che “tanto accanimento sia solo una reazione per il lavoro che questa Amministrazione sta portando avanti nell’interesse dei cittadini, in discontinuità e in rottura con le modalità del passato”.
Di cui ha fatto parte anche il sindaco di Formia. E non da ieri.