GAETA – Nominando la psichiatra romana Loredana Scala per verificare la capacità di intendere e di volere dell’imputato, il Tribunale di Cassino ha disposto nella giornata di martedì la sospensione del processo in cui è imputato con l’accusa di tentato duplice omicidio Silvio Cacciatore, l’uomo di 61 anni di Gaeta accusato nella notte tra il 15 ed il 16 giugno 2023 di aver accoltellato gravemente il fratello e la compagna di quest’ultimo in un’abitazione nel quartiere di via Monte Tortona. La nomina della dottoressa Scala era stata sollecitata dalla difesa dell’uomo, rappresentata dall’avvocato Simona Amen dello studio legale Cassone di Cassino interessata ad accertare la sua impossibilità ad affrontare un regolare processo.
Le operazioni peritali inizieranno il 20 maggio prossimo, alle ore 9.30, ed il termine concesso dal Tribunale al suo perito di parte è di 30 giorni per il deposito della sua relazione sulla capacità di intendere e volere di Cacciatore, sulla sua capacità processuale di stare in giudizio e sulla presunta pericolosità sociale. La prossima udienza è stata calendarizzata per il prossimo 2 luglio con l’audizione della psichiatra nominata. Il contenuto della sua perizia definirà o meno l’esito del processo per Cacciatore. In una delle ultime udienze del processo le vittime ricostruirono la lite che sfociò nell’aggressione. Individuarono quale possibile movente l’ormai difficile convivenza tra i tre e l’uso delle stanze della casa che fino a qualche tempo prima era stata abitata solo dai due fratelli di Gaeta.
Le due versioni delle vittime non erano state, però, considerate univoche. I due fratelli avrebbero litigato e Cacciatore avrebbe dapprima colpito il familiare, in difesa del quale, nel tentativo di evitare il peggio, che poi purtroppo c’è stato, era intervenuta la compagna. La dinamica di quanto accaduto era stata illustrata dallo stesso imputato nel corso dell’interrogatorio di garanzia, anche se l’uomo aggiunse che non aveva affondato il coltello ma solo ‘sfiorato’ con la lama il fratello e la donna. A chiedere ed ottenere l’intervento dei Carabinieri della locale Tenenza furono alcuni vicini che segnalarono la lite tra due fratelli conviventi con l’intervento di una terza persona, una donna. E le informazioni si rivelarono corrette: a terra fu trova la coppia sanguinante ed il 61enne che imbracciava ancora un coltello da cucina .