GAETA – La miccia l’aveva innescata lunedì in consiglio comunale. Il tempo di riordinare le idee ed ecco la prima grana per il neo assessore ai Grandi Eventi” del comune di Gaeta Angelo Magliozzi: dica la verità o, meglio, sveli tutte le carte che il comune di Gaeta ha prodotto per organizzare l’annuale edizione del Festival dei Giovani destinataria di un lauto finanziamento regionale di 317.200 euro tondi tondi. Il capogruppo del Partito Democratico Emiliano Scinicariello in consiglio comunale aveva preannunciato una richiesta di accesso agli atti che martedì ha inviato alla segretaria comunale Patrizia Cinquanta e, per conoscenza, al sindaco di Gaeta Cristian Leccese, al neo assessore ai Grandi Eventi Magliozzi, alla dirigente del dipartimento “Programmazione economica e finanziaria” del comune Maria Veronica Gallinaro e al presidente del comunale Davide Speringo. Se in aula consiliare il capogruppo Dem aveva censurato il comportamento “inspiegabile” del comune – capace di intercettare un finanziamento regionale derivante dal fondo comunitario Fse 2021-2027 sui Giovani – ma di organizzare un festival per conto di un ateneo privato come la Luiss “Guido Carli” di Roma, nella richiesta di accesso agli atti vuole capire come sarà gestito il finanziamento “monstre” di 317.200 euro concesso al Comune di Gaeta dalla determinazione regionale G02498 del 5 marzo scorso.
Il provvedimento della Giunta Rocca, fortemente voluto dall’ex sindaco di Gaeta e ora consigliere regionale di Forza Italia Cosimino Mitrano, è chiaro quando stabilisce le modalità di erogazione degli ingentissimi fondi in rapporto alla valenza della manifestazione. E cioè che “l’anticipo pari al 70% … verrà erogato contestualmente all’approvazione della progettazione esecutiva trasmessa dal Comune” e che “il versamento a saldo per la restante parte del contributo è subordinata alla presentazione da parte del Comune delle spese sostenute per la realizzazione delle attività progettuali”. Per questo motivo Scinicariello ha chiesto al neo assessore Magliozzi di mettere fuori le carte che qualcuno, prima del suo arrivo, ha accolto e archiviato. Si tratta nello specifico della progettazione esecutiva del Comune di Gaeta trasmessa alla Regione Lazio ai fini dell’ottenimento dell’anticipo pari al 70% del contributo regionale (accertato con Determinazione Dirigenziale n.353 del 29/03/2024); la proposta progettuale ed operativa della “Noisiamofuturo Srl”, affidataria del servizio di organizzazione del “Festival dei Giovani 2024”, supporto ed assistenza logistica ecc., per un importo di euro 139.000 oltre IVA (come da Determinazione Dirigenziale numero 435 del 22/04/2024); la proposta progettuale ed operativa della “Blu Comunicazione Scarl”, affidataria del servizio di installazione degli stand e di tutta la logistica del “Festival dei Giovani 2024”, per un importo di ben 80mila euro oltre IVA (come da Determinazione Dirigenziale n.382 del 05/04/2024); la proposta progettuale ed operativa della” Centro Musica Service Srl”, affidataria del servizio di audio e luci del “Festival dei Giovani 2024”, per un importo di euro 40.913,93 oltre IVA (come da Determinazione Dirigenziale numero 404 del 12/04/2024) e – ha concluso Scinicariello di “tutte le determine dirigenziali con le quali, analogamente a quanto fatto quest’anno, sono stati affidati i servizi relativi al “Festival dei Giovani 2023”, poiché il sottoscritto non è stato in grado di riscontrarle nell’’archivio on line del Comune di Gaeta” Si tratta di una marea di soldi pubblici che il comune ha speso nel giro di tre giorni (dal 17 al 19 aprile) “quando moltissimi ragazzi partecipanti al Festival – si era affiancato il presidente della commissione Trasparenza del comune di Gaeta, Franco De Angelis – erano stati costretti a pernittare negli altri centri del Golfo per i costi davvero proibitivi praticati da diversi B&b di Gaeta”
I costi stanziati dalla Regione e gestiti dal comune di Gaeta per favorire un solo ateneo privato sono monitorati anche del circolo cittadino de Pd che ha chiesto al consigliere regionale Salvatore La Penna di occuparsene con un’interrogazione alla Giunta del presidente Rocca. Il contributo economico stanziato è davvero rilevante ed il segretario Dem , l’avvocato Gianluca Conte, è assai critico: “Purtroppo sembra paradossale che in un territorio in cui si può parlare di una vera e propria questione giovanile si tenga un festival sul tema investendo risorse pubbliche per un evento di cui non si comprende del tutto la finalità assodato che la funzione di orientamento post scolastico si è smarrita o è diretta esclusivamente verso un ateneo privato – ha esordito – Dagli ultimi dati Istat il numero di abitanti di Gaeta è in costante calo e questa tendenza si confermerà visto che la percentuale di residenti under 29 è del 23%, i motivi sono le ben note difficoltà nel trovare lavoro nel nostro territorio e i prezzi degli immobili, proibitivi per dei giovani che decidano di stabilirsi a Gaeta. Per questo sarebbe opportuno che l’amministrazione, invece di continuare a lavorare per trasmettere l’immagine di una città da copertina con ben poche ricadute pratiche, iniziasse a lavorare per rendere la città più vivibile e fruibile per i suoi residenti attuali e quelli che potrebbero essere attratti da politiche adeguate. Per rendere la città più vivibile per i giovani – suggerisce l’avvocato Conte – basterebbero iniziative con spese minime: si potrebbe garantire l’apertura della biblioteca comunale tutti i giorni per una fascia oraria più lunga e convertire gli immobili pubblici in disuso in aule studio, spazi per il coworking e la socialità o luoghi all’aperto dove poter fare sport gratuitamente. Si potrebbe anche istituire un forum per la notte in modo da promuovere e organizzare una vita serale e notturna di qualità in armonia con i residenti dei quartieri interessati. Infine, per fermare lo spopolamento della città, si dovrebbero mettere in campo politiche per la casa a favore degli under35 con appositi sgravi fiscali e riduzioni sulle imposte comunali”.
“È ancora più incomprensibile la scelta della Regione Lazio di erogare un contributo di circa 300mila euro dei fondi sociali europei per un festival quando, già solo rimanendo nel medesimo obiettivo individuato dalla normativa europea, si sarebbero potuti impiegare per tutelare l’integrazione scolastica, sostenere la formazione professionale per i cd. green jobs e la formazione ecologica o per programmi come Torno Subito o In Studio finalizzati a garantire la mobilità formativa e l’accesso all’istruzione che già in passato hanno dimostrato di funzionare bene. Le risorse pubbliche andrebbero impiegate con maggiore attenzione e cura e, soprattutto, dove è realmente necessario. Si auspica – ha concluso il segretario del Pd di Gaeta – che nel futuro i vari livelli di governo del centrodestra impieghino le risorse pubbliche per vere e utili politiche per le giovani generazioni e non per festival dalla dubbia utilità”.
Alle considerazioni del Segretario del Circolo si aggiungono quelle conclusive del capogruppo consiliare del Pd Scinicariello:” Dal punto di vista politico è discutibile la scelta di utilizzare un contributo pubblico, cambia poco se comunale o regionale, per promuovere l’attività di un ateneo privato che vive delle sue laute rette. Ed inoltre il contributo e la spesa per l’evento sono di un’entità abnorme sia rispetto a quelli delle edizioni precedenti, sia rispetto al valore reale del servizio prestato. Se serve un esempio lampante di come si possa dilapidare denaro pubblico in un momento storico di grandi ristrettezze, Gaeta può essere d’aiuto”.