FORMIA – La Pedemontana, o la cosiddetta “tangenziale di Formia” ritorna al centro dell’attenzione del Comitato per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia ( C.I.S.A.F. ), nelle persone di Gaetano Quercia, già assessore alla viabilità, e Gaetano Merenna, già consigliere comunale. Ciò che temono – e lo denunciano in una nota – è che il progetto rischi “di continuare ad essere un pozzo senza fine di sperpero di denaro pubblico”. Una preoccupazione, la loro, che parte dal chiedersi se “essendo ormai già quasi trascorso un anno dall’incarico Anas per la progettazione definitiva” sia “troppo chiedere contezza dei nuovi costi e dei biblici tempi per la sua approvazione definitiva”.
“Quanti anni dovranno ancora passare per avere il definitivo pronunciamento della Sovraintendenza dei beni archeologici sull’esecuzione delle indagini preventive richieste già dal 2022, elaborate di concerto in data 8 maggio 2023 ed aggiudicate da Anas con gara, a seguito della quale le “attività in campo sono in avvio” ancora a maggio 2024? E di poi, quando il progetto definitivo ottempererà, come promesso dal gennaio 2023 da Anas, alla richiesta di revisione progettuale con recepimento delle ulteriori osservazioni e prescrizioni del Consiglio Superiore dei LL.PP.?? E, di fronte a questi ritardi, ha ancora senso chiedersi anche dei tempi per il parere che il Ministero delle Infrastrutture dovrà esprimere sul progetto definitivo per i controlli della sicurezza stradale e delle successive procedure per le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche? In conclusione, a fronte di questi mirabolanti tempi biblici , fra rimpalli e ritardi,per ottemperare alle normative vigenti, a cosa potrebbe ancora servire una Conferenza di Servizi Decisoria a fronte dei continui insediamenti urbanistici ?” – si chiedono Quercia e Merenna, riflettendo poi anche “sull’ultimo aggiornamento del costo dell’opera lievitato a ben 532milioni di euro”.
Insomma è una strada lastricata di dubbi e perplessità quella messa a fuoco dal CISAF che vede nel commissariamento dell’opera il “risolutivo passo”, poichè “potrebbe risultare, infatti – affermano dal Comitato – l’unico passo dirimente di fronte a questa conclamata lentezza burocratica e politica, passo necessario per dare una finale accelerazione al Progetto Definitivo in modo tale da portarlo in fase esecutiva. Siamo, cioè, giunti all’ora della verità: o si procede a vista con rigoroso impegno amministrativo e politico o è inutile sperperare ancora altri fiumi di denaro pubblico! In caso negativo si è dell’avviso che meglio sarebbe dirottare energie e soldi per la realizzazione, quantomeno, di una viabilità paliativamente alternativa”.