FORMIA – Il rinvenimento di un manifesto elettorale a testa in giù della premier e presidente nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in una bacheca pubblicitaria nei pressi della fermata del servizio di trasporto pubblico urbano Atp in via degli Orti, davanti la scuola elementare e materna di Gianola, continua a far discutere e ad alimentare polemiche politiche dal forte sapore elettorale. Se il coordinatore provinciale di Fdi, il Senatore Nicola Calandrini, aveva preannunciato l’interessamento della Digos presso la Questura di Latina dopo aver definito l’episodio “un atto vile e vergognoso ed un clima d’odio preoccupante”, il gruppo consiliare del Partito Democratico al comune di Formia definisce la presa di posizione del partito di Giorgia Meloni farcita “di un eccessivo vittimismo a fronte di tante non risposte”.
A replicare al Senatore Calandrini è stato il capogruppo consiliare al comune di Formia e consigliere provinciale del Pd Luca Magliozzi: “In ogni campagna elettorale succede di trovarsi qualche manifesto rovinato dall’imbecille di turno. L’episodio, ovviamente deprecabile, ha scatenato però un’attenzione esagerata da parte di consiglieri regionali, senatori ed eurodeputati di Fdi, finendo addirittura su un quotidiano nazionale. Nessuna delle grandi criticità del nostro territorio era mai riuscita a fare tanto. Non c’é riuscita la sanità, la viabilità, la crisi occupazionale, una rete idrica colabrodo o lo spopolamento delle nostre città da parte delle nuove generazioni – dice Magliozzi – Nessuno di questi temi é stato capace di suscitare la stessa indignazione di un manifesto capovolto. Fino ad oggi tra gli interventi più significativi della filiera di governo di Fdi sul sud Pontino era infatti solo possibile notare la cancellazione della “Carta Tutto Treno” e la sua successiva reintroduzione ad un costo notevolmente aumentato (ad oggi dopo sei mesi ancora non é possibile attivarla presso le biglietterie di Trenitalia); la modifica della delibera sull’Area Sensibile con il rischio di mettere fine a qualsiasi speranza di vedere gli allevamenti ittici fuori dal Golfo e la scomparsa di qualsiasi avanzamento o notizia sull’iter dell’Ospedale del Golfo. Oggi, però, possiamo aggiungere la difesa dei manifesti elettorali. Bastasse così poco, forse si potrebbe provare a capovolgere anche qualche ospedale o qualche strada della nostra provincia” – ha concluso Magliozzi.
Nella polemica si è affiancato l’altro consigliere Dem al comune di Formia, Alessandro Carta: “Queste polemiche sul manifesto capovolto di Giorgia Meloni sono ridicole. Nel recente passato (elezioni regionali del febbraio 2023) uno stesso episodio aveva riguardato l’ex sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano e altri candidati. C’è chi dice che i manifesti, a volte, vengono attaccati in quel modo per attirare l’attenzione. Senza alcun riferimento, quindi, ai fatti di piazzale Loreto. In questo caso, poi, il reo ‘comunista’ si sarebbe arrampicato con una scala e con degli attrezzi avrebbe manomesso il pannello. Per carità tutto può essere, ma a me sembra che sia tutta propaganda elettorale. Il senatore Calandrini, attaccando la sinistra, ha parlato di “atto vile e vergognoso, clima d’odio preoccupante” – ha aggiunto Carta – Vorrei sapere cosa ne pensa del suo collega di partito Luigi Rispoli (candidato nella circoscrizione Sud per Fdi che ha paragonato Elly Schlein alla donna di Neanderthal. In tutto questo non si parla minimamente di questioni che riguardano le politiche europee. Non si parla di pace, di lavoro, di giustizia sociale, di ambiente e di tante altre questioni”.
Impegnato nella campagna elettorale al comune di Spigno Saturnia dove insegue il terzo mandato consecutivo, il sindaco in carica Salvatore Vento ha replicato al capogruppo Dem al comune di Formia ricordando come lo stesso Pd sia presente della coalizione che sostiene il suo principale sfdante, il capogruppo e coordinatore comunale di Fdi Marco Vento: “ Tutto giusto, Luca, quello che scrivi ma poi spiegami perché nei territori con i Fdi fate le liste insieme però…”