CASSINO – Settantuno anni e mezzo di carcere per 17 dei 23 imputati, quattro richieste di assoluzione per non aver commesso il fatto e sei richieste di non doversi procedere per l’ intervenuta prescrizione. Ma anche richieste di confisca per quasi 69mila euro. Sono alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la lunga ed articolata requisitoria formulata davanti il collegio penale del Tribunale di Cassino (presidente Claudio Marcopido, a latere Malvagni e Falchi Delitala) dal sostituto procuratore Alfredo Mattei nei confronti delle persone finite nei guai nell’ambito dell’operazione “Welcome to Italy”. Secondo la Procura avrebbero fatto parte di una collaudata organizzazione specializzata nella presunta ed illegittima gestione dei fondi destinati all’accoglienza dei cittadini immigrati sia nel cassinate che nelle province di Rieti, Isernia e Caserta.
Per il Pm Mattei, alle luce delle indagini svolte da Polizia e Guadia di Finanza alcuni degli imputai sarebbero stati protagonisti di un accaparramento, senza freni, all’immigrato. La permanenza di uno di loro nei diversi centri di accoglienza avrebbe permesso di gestire una quota giornaliera di 34 euro. La richiesta di condanna più pesante è stata formalizzata nei confronti di Katia Risi e Paolo Aristide Aristipini (chiesti rispettivamente sette anni e 2 mesi e sei anni e quattro mesi di carcere) mentre per l’imputato più eccellente, l’ex sindaco di Cassino Bruno Vincenzo Scittarelli, la Procura ha sollecitato una condanna a cinque anni di carcere per alcuni capi d’imputazione e la l’assoluzione per altri. Il Tribunale di Cassino ha riservato alle difese le prossime udienze già calendarizzate per i prossimi 15 e 29 maggio, 4 e 14 giugno quando ci sarà l’attesa sentenza.