VENTOTENE – “I soldi per il recupero borbonico di Santo Stefano ci sono, li ho messi io quando ho avuto l’onere di guidare il governo italiano. Ora Giorgia Meloni faccia solo una cosa: tenti di sburocratizzare un iter tecnico ed amministrativo per trasformare quel luogo di dolore e di sofferenza in una struttura di formare, all’insegna dell’idea di un’Europa ed unita, i giovani di ora, i cittadini del domani”. Più gasato e determinato del solito, un pimpante Matteo Renzi è tornato giovedì mattina a Ventotene per incarnare “nel terreno più fertile che possa esserci” le finalità del progetto politico allestito per le prossime elezioni europee dell’8 e del 9 giugno prossimi, la nascita davvero degli Stati Unità d’Europa. Renzi ha deciso di effettuare questa visita in un giorno particolare: il 9 maggio non solo si ricordano le vittime di tutti i terrorismi ma è anche la festa dell’Europa.
Ventotene non poteva non diventare una tappa del tour elettorale dell’ex premier ed ex segretario nazionale del Partito Democratico laddove tre antifascisti come Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi, negli anni bui e tragici del secondo conflitto bellico, profetizzarono la nascita, attraverso il Manifesto di Ventotene, degli Stati uniti d’Europa. Matteo Renzi ha preteso che venisse affiancato, tra gli altri, da due suoi luogotenenti su cui punta in occasione del voto in programma tra un mese, la consigliere regionale Marietta Tidei ed il presidente della Provincia di Latina e sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli. Con loro ha compiuto il primo gesto appena arrivato sulla seconda isola pontina su cui nel 2016 aveva ospitato l’allora Cancelliera tedesca Angela Merkel e l’ex presidente francese Francoise Hollande: deporre un fiore sulla tomba di Spinelli.
“Abbiamo scelto una rosa bianca. Perché oggi è anche l’anniversario della nascita di Sophie Scholl, la giovanissima studentessa cattolica tedesca uccisa dai nazisti perché si opponeva a Hitler. – ha detto il presidente nazionale di Italia Viva – Chi conosce la storia della Rosa Bianca sa che è parte integrante del pensiero cattolico europeo. E della Resistenza ai totalitarismi. Sono stato al cimitero di Ventotene tante volte, l’ultima coi miei figli. Ma anche da Premier: qui invitai – ha ricordato – Merkel e Hollande nelle settimane successive allo shock della Brexit”.
Renzi, galvanizzato per la conquista della seconda finale europea della sua Fiorentina ( con un “olè” ha accompagnato un colpo di tacco dato ad mitico Super Santos), si è recato poi – accompagnato dall’imprenditore isolano Daniele Coraggio nella veste di apprezzato “Cicerone” – nell’assolata piazza Castello per incontrare un gruppo di ragazzi e studenti “che passano qualche giorno nell’isola a nutrirsi di europeismo e futuro”. Qui – come si evince nell’intervista video allegata – ha fatto il punto, non disdegnando di pungere il governo Meloni sulla situazione di blocco in cui versa il commissariato istituito per la gestione degli oltre 70 milioni di euro stanziati dal Cipe per realizzare i lavori di riqualificazione e recupero dell’ex carcere di Santo Stefano: “Si tratta – ha ripetuto Renzi – di un progetto finanziato dal mio Governo otto anni fa ma è ancora bloccato dalla burocrazia e dal disinteresse. Tornare a Ventotene abbracciando vecchi amici, chiacchierare con gli studenti, omaggiare la memoria condivisa è il modo migliore di vivere – ha concluso Renzi parlando con i cronisti – una campagna elettorale in cui, a differenza degli altri, noi chiediamo di votare un progetto politico, non un cognome. Noi siamo la Lista Stati Uniti d’Europa. E allora per noi andare a Ventotene significa tornare a casa”.
Il presidente Stefanelli non dimenticherà molto facilmente nel camposanto di Ventotene la commemorazione di Spinelli in ricordo di Scholl, la giovanissima studentessa cattolica tedesca uccisa dai nazisti, divenuta simbolo delle Resisten”za, di questo sogno che é l’Europa. E’ stato bello respirare nell’aria l’entusiasmo e la voglia di futuro dei ragazzi accorsi per far diventare sempre più grande la nostra Unione Europea. Contiamo molto di vedere realizzata su quest’isola una scuola europea di studi federalisti, dove diritti e libertà camminano verso un futuro da conquistare.”
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INTERVISTA Video Matteo REnzi, presidente nazionale Italia Viva