Cronaca

Frosinone / Sfruttamento della prostituzione, chiuse indagini lungo le strade della zona Asi

FROSINONE – Pronti a tutto, finanche a sfigurare con l’acido e a minacciare di morte le ragazze che si rifiutavano di prostituirsi lungo le strade della zona Asi di Frosinone. E’ stata lunga ed articolata l’attività investigativa della Squadra Mobile del capuologo ciociaro che, smascherando una collaudata organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione ai danni di una dozzina di donne, è culminata ora con la conclusione delle indagini preliminari da parte del sostituto procuratore Adolfo Coletta. Rischiano ora il processo anche con le ipotesi di reato di tentato omicidio e lesioni gravissime le sette persone che, per lo più di nazionalità rumena, albanese e georgiana – secondo la Procura – avrebbero seminato il terrore dal 2018 al febbraio 2023 a danni di diverse connazionali giunte in Italia per trovare una vita migliore.

Secondo l’accusa alla testa di questa ricostruzione ci sarebbero stati Marian Costel Casleami, di 42 anni, di Ferentino, Geanina Nicoleta Gruia, di 31 anni, di Veroli, Nicolae Tusa, di 37 anni, residente a Ferentino, Nicosur Gabriel Pasat, di 27 anni, residente a Supino, Manulia Tchunashvili, di 28 anni, residente a Caserta e l’unica italiana, Vittoria Parisi, di 54 anni, residente a Pratica. Sono diversi gli episodi in occasione dei quali i sette indagati avrebbero costretto con la forza le giovanissime vittime a prostituirsi. E quando quest’ultime si rifiutavano venivano messe in campo una serie di violenti iniziative come aggressioni fisiche, tentativi di incendi alle auto delle vittime e somministrazioni di farmaci, come il Benzodiazepine, che rendevano le ragazze incapaci di intendere e di volere pur di prostituirsi di nuovo e a ad accrescere la loro muscolatura in maniera innaturale o, più semplicemente, con l’obiettivo di sfigurarle con l’acido.

L’organizzazione poi aveva una ferrea organizzazione interna con ruoli ben definiti; dall’assegnazione e affitto settimanale degli spazi nella zona Asi in cui costringere le ragazze a prostituirsi al ritiro delle somme di danaro incassato da questa attività illegale. La Procura di Frosinone, prima della quasi certa richiesta di rinvio a giudizio, ha concesso ai legali dei sette indagati 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere ai rispettivi assistiti di essere interrogati.

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