Deve decidere ora solo il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Sulla scrivania del governatore da qualche giorno è arrivata la “terna” dalla quale, secondo l’assessorato regionale ai Parchi, deve uscire il nome del nuovo dirigente amministrativo dell’ente Parco regionale Riviera d’Ulisse. Sarà chiamato a sostituire, a decorrere dal prossimo 1 luglio, il dottor Oreste Luongo, ormai vicino alla meritata pensione. Si tratta di tre validi professionisti, la cui scelta – come avviene in queste circostanze- scaturirà dai nuovi equilibri (o dalla conferma di questi attuali) venutisi a creare con la scelta del commissario straordinario dell’ente nella persona dell’avvocato formiano, il leghista Massimo Giovanchelli.
I candidati in lizza hanno uguali possibilità di essere nominati dal presidente Rocca sulla scorta dei curricula presentati nell’ambito di un avviso della Regione Lazio. Godono di maggiori possibilità per essere scelti essenzialmente due aspiranti direttore amministrativo: l’attuale funzionario dell’area tecnica dello stesso ente, l’architetto Andrea Di Biase, consigliere comunale uscente di Forza Italia al comune di Itri, e l’avvocato fondano Fabio Refini che, dopo aver diretto per un breve periodo di tempo l’ufficio amministrativo, del parco regionale dei Monti Lucretili, lavora al momento presso il settore “Promozione” dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci. Refini è davvero il favorito principale per sostituire Luongo alla luce della sua nuova sistemazione politica, Fratelli d’Italia, dopo aver essere nominato sinora in quota Forza Italia.
La terna viene arricchita da un altro nome politicamente pesante: è il dottor Massimo Caporusso, è di Esperia ed è considerato uno dei più stretti e fidati collaboratori (fa parte del suo staff) dell’attuale assessore regionale all’urbanistica, il leghista di San Giorgio a Liri Pasquale Cicciarelli. Caporusso ha meno chances di Di Biase e Refini per essere nominato da Rocca non per suoi demeriti professionali quanto per un sottile equilibrio interno che dovrà essere tutelato: è difficile che cambi l’appartenenza politica della nuova guida dell’ente parco Regionale Riviera d’Ulisse dopo l’ottimo management quadriennale, scaduto agli inizi del 2023 alla viglia delle ultime elezioni regonali, della Dem Carmela Cassetta. Insegue la sua conferma in qualità di presidente del Parco Riviera d’Ulisse Massimo Govanchelli dopo la nomina avvenuta con lo status di commissario straordinario. Giovanchelli venne nominato dal presidente Rocca dopo un forte pressing politico esercitato dall’allora consigliere regionale della Lega, il pontino Angelo Tripodi. Quest’ultimo è sceso dal carroccio per aderire a Forza Italia e ora si tratta di capire se l’avvocato Giovanchelli trovi sostegno direttamente presso l’assessore regionale ai Parchi e al bilancio Gianfranco Righini (attraverso la consigliera ed assessora regionale di Fratelli d’Italia Elena Palazzo) oppure confermi l’opzione politica del sottosegretario al Mef Claudio Durigon.
La Lega di Formia per la prima volta ha svelato di puntare alla posizione di Giovanchelli presentando la candidatura
Questo volume costituisce il primo di una serie di progetti divulgativi – ha fatto sapere l’avvocato Giovanchelli – Offre un’immersione nel patrimonio culturale sommerso del territorio, presentando in modo dettagliato e accessibile le meraviglie nascoste della villa marittima romana di Gianola.” Attraverso le ricerche dell’archeologo subacqueo Michele Stefanile, i lettori avranno l’opportunità di esplorare le rovine sommerse della villa, una capsula del tempo alla portata di un tuffo che racconta la vita, le attività produttive e il lusso dei suoi antichi abitanti.
“Questo volume rappresenta, poi, il primo della nuova linea di pubblicazioni scientifiche divulgative del Parco Riviera di Ulisse, dedicata a
Insomma il Parco invita tutti a scoprire le meraviglie sommerse della Villa Marittima di Gianola con l’avvocato Giovanchelli impegnato a trasformare la sua nomina commissariale in quelle effettiva presidenziale per i prossimi cinque anni.
Che non sono poi così pochi.