GAETA – I problemi, come gli esami, non sembrano finire mai per la maggioranza di centro destra che sostiene il sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Non bastavano le censure dell’opposizione di centro sinistra sulla mancata approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 nel termine previsto dalla legge del 30 aprile (comprese quelle riguardanti il mancato invio da parte della Prefettura della diffida ad adempiere entro 20 giorni) che si è aggiunta la segnalazione della dirigente del settore Ambiente Stefania Della Notte che lamenta l’esistenza di un maxi debito fuori bilancio di oltre 4 milioni e mezzo di euro che va riconosciuto nel consiglio comunale. Ma se non bastavano questi pesanti nodi amministrativi da sciogliere che si è aggiunto quello politico, altrettanto ostico da definire, riguardante la posizione del neo vice sindaco ed assessora alle Politche sociali del comune Gianna Conte.
La nuova esponente in Giunta della lista di “Mitrano nel cuore” è finita nel mirino della sua maggioranza quando il marito ed imprenditore Marco Crocco ha legittimamente organizzato presso un deposito di proprietà, lungo la strada nazionale Appia, ad Itri , un affollato evento elettorale a favore del candidato della Lega alle elezioni europee, l’ex presidente del consiglio regionale del Lazio (di Forza Italia) Mario Abbruzzese. L’assessora Conte da quell’evento elettorale ha continuato la sua normale attività amministrativa (partecipando all’inaugurazione della “panchina per l’Europa”) ma è diventata, suo malgrado, un bersaglio dialettico all’interno della sua maggioranza, destinataria di tante richieste a mezza voce finalizzate a dare una spiegazione di quanto avvenuto nel deposito del marito imprenditore. Il vice sindaco Conte sinora ha deciso artatatamente di stare lontano da questo chiacchiericcio interno che, complice il silenzio misto ad irritazione del sindaco di Gaeta Cristian Leccese e del suo precedessore (e consigliere regionale di Forza Italia), conoscerà una dead line attesa da oltre giorni: la sua posizione sarà al centro di quello che appare essere un processo stile “Norimberga, ovvero una riunione di maggioranza in programma nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio, salvo ripensamenti dell’ultima ora.
L’assessora Conte intende guardare in faccia chi pensa di responsabilizzarla di libere e democratiche iniziative elettorali. Se il suo promotore si chiama Marco Crocco ed è suo marito, poco importa. La fissazione di questo incontro di maggioranza, convocato per definire l’agenda del prossimo consiglio comunale, a mercoledì 15 aprile non è poi una casualità nel calendario. Il giorno prima presso l’hotel Mirasole è in programma l’inizio della campagna elettorale, per quanto riguarda Gaeta, del ricandidato di Forza Italia alle prossime europee ed il duo Leccese-Mitrano, benchè stia esercitando una laboriosa azione di self control, non vuole muovere il fuoco di nuovo acceso sotto la cenere. Si teme che possa trasformarsi in un incendio a poco meno di un mese quando la Forza Italia di Gaeta – presente nell’amministrazione Leccese attraverso alcune liste civiche – deve produrre il massimo sforzo elettorale a sostegno della sfida europea dell’ex sindaco di Fondi. Processi in questa fase – ragionano Leccese e Mitrano – non servono ma i detrattori occulti interni di Gianna Conte rilanciano la necessità di promuovere un chiarimento politico: se non dovesse arrivare, ciascuno si troverebbe nella libertà di non dare vita ad alcuna campagna elettorale a favore di De Meo e di Forza Italia e, peggio, di votare altri candidati, locali e non, in lizza alle prossime elezioni europee.
Intanto sono stati ufficializzati i debiti fuori bilancio che per il solo periodo 1 gennaio-31 dicembre 2023 la dirigente del dipartimento “Rifiuti urbani, ambiente, ecologia e sostenibilità”, Stefania Della Notte, ha anticipato – come da noi riportato – alla collega del dipartimento “Programmazione economica e finanziaria Maria Veronica Gallinaro. Sono debiti che preannunciano l’aumento della pressione tributaria nei prossimi mesi da parte del comune di Gaeta, chiamato a riconoscere 985 mila euro per aver promosso “prestazioni a favore del randagismo”, 58mila euro all’Agenzia delle Entrate per il pagamento della imposta di registro a seguito della sentenza civile numero 6757/2018 della Corte d’appello di Roma nell’ambito di un contenzioso tra il comune ed il “Cara”; 294mila euro alla società “Val srl” per il servizio di ricovero, mantenimento e cura dei cani randagi e di ricovero e degenza dei gatti; 27mila euro ala clinica veterinaria “Cajeta” per il servizio veterinario di pronto soccorso, 222 mila alla clica veterinaria “Kaieta” per l’analogo servizio e ben tre milioni e 163 mila all’ex società concessionaria, la Eco Car di Roma, del servizio di igieena urbana.
Per motivare l’esistenza di questo maxi debito la dirigente Della Notte sempre il 9 maggio scorso ha inviato una lettera alla collega Gallinaro per spiegarle come la Eco Car abbia chiesto di applicare una revisione die prezzi a causa di un’anomalia tutta interna al comune di Gaeta: il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata in sede di gara. Il nesso? Semplice: già il 5 novembre 2019 l’allora dirigente del dipartimento Ambiente evidenziava come “il mancamento perseguimento dei suddetti obiettivi ha comportato inevitabilmente un aumento della quantità di rifiuto indifferenziato smaltito con le conseguenti ripercussioni sulle quantità di rifiuto differenziato”. Secondo l’architetto Della Notte poi il comune non avrebbe fatto quanto necessario per recuperare dal Conai le somme maturate dopo il novembre 2016 e dal Comieco per quelle maturate dopo il settembre dell’anno successivo. Da qui la richiesta della dirigente Dela Notte alla collega Veronica ma anche al sindaco Leccese, all’assessore all’ambiente Diego Santoro e alla segretaria generale Patrizia Cinquanta di rivedere i calcoli relativi all’adeguamento del canone di smaltimento del comune di Gaeta per “avere un quadro certo del dare-avere e della possiblità di compensazione, ove possibile, di queste somme”
Si muovono anche le minoranze ed il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello, replicando sui social all’ex capogruppo Udc Giuseppe Matarazzo, ha fatto ricorso al sarcasmo e all’ironia: “Oggi il segnale di Radio Montesecco era più nitido, la notizia dei debiti fuori bilancio è “giunta” (nel senso di “arrivata”… non vorrei che pensasse alla “giunta” comunale, perché quella a quanto pare non dà segnali di vita) forte e chiara, ed anche ricca di dettagli. Domattina (lunedì) io ed il collega Franco De Angelis, e se è libera anche la collega Sabina Mitrano, andiamo a fare un bell’accesso agli atti… perché se canta la Radio (Montesecco) va benissimo, ma meglio se cantano pure la carte…”