SERMONETA – Era atteso lunedì mattina in Tribunale a Latina per l’interrogatorio di convalida. Il Gip incaricato, il dottor Giuseppe Molfese, lo ha annullato quando ha appreso dall’ospedale San Camillo di Roma del decesso di Franco Mari, l’uomo di 88 anni che venerdì, al termine di un litigio, ha afferrato un coltello ferendo gravemente la moglie al torace e sulla testa. Mari ha cessato di vivere nel nosocomio romano per la gravità delle ferite che si era procurato in diverse parti del corpo e ai polsi pensando che la moglie, Poldina Pontesilli, di 75 anni, fosse deceduta al termine del litigio scoppiato nel bagno di casa, nelle campagne di Sermoneta. La donna, invece si trova tuttora ricoverata in gravi condizioni al Policlinico Gemelli di Roma: era stata più volte colpita alle arti superiori e alle mani e – secondo la ricostruzione dei Carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia – si sarebbe salvata dalla furia del marito credendosi già morta.