GAETA – Ma il collegio dei revisori dei conti del comune di Gaeta era a conoscenza dei nuovi debiti fuori bilancio, per un importo di quattro milioni e 700mila euro, che soltanto in questi giorni ha svelato in due lettere la dirigente del dipartimento “Rifiuti urbani, ambiente, ecologia e sostenibilità”, Stefania Della Notte, una delle quali inviata alla collega del dipartimento economico-finanziario dell’ente Maria Veronica Gallinaro? E’ l’interrogativo che le minoranze di centrosinistra al comune hanno rivolto ai tre revisori del comune, Antonio Ruggieri, Sandro Calvani e Enrico Pacetti e, soprattutto, a chi è deputata ai controlli interni, la segretaria generale Patrizia Cinquanta.
Questa domanda i consiglieri Emiliano Scinicariello, Franco De Angelis e Sabina Mitrano l’avrebbero voluta porre di persona alla dottoressa Cinquanta ma, dopo una lunga (e vana) attesa, hanno deciso di formalizzarla per iscritto con un problema politicamente valido sullo sfondo: qualcuno del comune ha pensato bene di comunicare all’organo dei Revisori dei Conti dei comune di Gaeta l’esistenza di questi debiti fuori bilancio prima dell’approvazione, lo scorso 22 dicembre, del bilancio di previsione 2022-2024 ? L’obiettivo, che ora rilanciano i tre consiglieri di opposizione, è uno soltanto: “Vogliamo sapere se vi sia stata anticipata o meno l’esistenza di questi debiti per consentirvi di esprimere un parere di piena veridicità sul Bilancio di Previsione 2024-2026 approvato in Consiglio Comunale il 22 dicembre 2023”. In effetti i tre revisori dei conti possono ignorare quanto segnalato dalla dirigente Della Notte nella sua ricognizione dei debiti fuori bilancio maturati durante i 12 mesi del 2023 e lo ammettono gli stessi consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano quando rimarcano come nelle due note dell’architetto Della Notte del 6 maggio “l’Organo dei Revisori non risulti essere in indirizzo”.
I revisori dei conti potevano non sapere dell’esistenza dei nuovi debiti fuori bilancio ma non il sindaco di Cristian Leccese che dall’estate 2023 aveva assunto l’interim al bilancio dopo le dimissioni dell’assessora al ramo e ai servizi sociali Lucia Maltempo. I consiglieri di minoranza hanno rimarcato come il debito più significativo, quello di tre milioni e 163 mila notificato al comune dall’ex società concessionaria, la Eco Car di Roma, del servizio di igiene urbana (relativamente alla maggiorazione dei prezzi per il conferimento in discarica dei rifiuti in quanto il comune di Gaeta, non svolgendo correttamente nel 2023 la raccolta differenziata, è stato costretto a smaltire un quantitativo “abnorme” degli stessi indifferenziati) fosse a conoscenza del sindaco Leccese dal 21 dicembre, 24 ore prima che il consiglio comunale varasse con i soli voti della maggioranza il bilancio previsionale 2024-2026.
Il primo cittadino sapeva, era all’oscuro dell’arrivo della integrazione della Ec Car o qualcuno ha omesso di informarlo dell’iniziativa della società romana? Le minoranze lunedì, scoppiato questo bubbone che potrebbe preludere ad un aumento della pressione tributatia, hanno deciso di passare al setaccio l’operato della segretaria Cinquanta: “Tocca a lei, sino a prova contraria, in quanto Responsabile dei controlli interni, verificare ed attivarsi circa quanto sopra.. Le ricordiamo – hanno attaccato Scinicariello, Mitrano e De Angelis – che alla data odierna (lunedì 13 maggio, ndr) non sono mai pervenuti ai Consiglieri Comunali i report periodici dei controlli interni, così come previsto, invece, dalla vigente normativa in materia, che indica quale destinatario il Presidente del Consiglio, ovviamente, per le funzioni di rappresentanza che Egli svolge nei confronti di tutti i Consiglieri Comunali”.
Da un problema ad un altro: lunedì è spuntata improvvisamente la diffida che il Prefetto di Latina ha inviato ai 17 consiglieri in carica al comune di Gaeta per approvare entro i prossimi 20 giorni, dalla data del 13 maggio, il rendiconto dell’esercizio finanziario, pena lo scioglimento anticipato dello stesso consiglio comunale… La diffida è spuntata solo lunedì mattina quando è arrivata nel primissimo pomeriggio di venerdì 10 maggio con numero di protocollo 28457. Quella diffida ha impiegato due giorni (anche se festivi o parzialmente tali) Per essere protocollata . Lo scrive correttamente la stessa segretaria generale Cinquanta in una nota in cui ricorda ai 17 consiglieri comunali di adoperarsi per l’approvazione del rendiconto. Un fatto è certo: la diffida del Prefetto protocollata il 13 anziché 10 maggio permettere al comune di guadagnare tre giorni di tempo per adempiere ad un adempimento di legge (il rendiconto non è stato ancora approvato in Giunta) che ora una dead line ben precisa per la sopravvivenza del consiglio comunale di Gaeta: lunedì 3 giugno 2024.
Notificata via Pec la diffida del Prefetto Falco, i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano hanno chiesto di nuovo al consiglio comunale Davide Speringo di esercitare davvero il suo ruolo super partes. Gli hanno chiesto bonariamente di convocare, al di là dei palesi ritardi della Giunta Leccese sul rendiconto dell’esercizio finanziario, di convocare il massimo consesso cittadino prima che qualche consigliere comunale democraticamente eletto gli dovesse chiedere i danni qualora perdesse questo status… Si è creato dunque un preoccupante ingorgo politico-istituzionale che il mitranismo doc, casto, puro e originale, non avrebbe mai immaginato di prevedere dopo solo due anni dalla sua ufficiale conclusione…