LATINA – E’ uno scontro al color bianco quello instauratosi in questi giorni tra il responsabile della segreteria tecnica operativa dell’Ato 4, l’ingegner Umberto Bernola, e l’Otuc, l’organismo che raggruppa le principali associazioni dei consumatori che hanno rapporti con Acqualatina. Al Codacons, all’Assoconsitalia, al Codici, alla Confconsumatori e all’Assoconfam non è piaciuto il tenore di una lettera di Bernola, che, replicando ad una nuova richiesta per un suo intervento per la risoluzione di alcune criticità lamentate da tantissimi consumatori dell’ente gestore, aveva dichiarato sostanzialmente come l’Otuc al momento non possa pretendere di attuare alcuna interlocuzione in quanto si tratta di un organismo scaduto da tempo.
Questo muro contro muro Bernola l’aveva alzato in una lettera inviata alla stesse associazioni componenti l’Otuc ma anche alla direzione “Servizi Idrici” dell’Arera e al Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato, l’avvocato Manuela Veronelli per specificare come, in attuazione della legge Regionale numero 26/1998, “i componenti dell’Otuc durano in carica tre anni….Per quanto potuto accertare ad oggi le cariche assunte dai componenti dell’Otuc Latina sono tutte scadute abbondantemente anche con riferimento alla prorogatio. Sarà cura dello scrivente attivarsi affinché i competenti uffici pubblici preposti possano ricostituire l’Otuc al fine di garantire una maggiore tutela degli utenti del Servizio Idrico Integrato” – aveva concluso nella sua pepata lettera l’ingegner Bernola. Non si è fatta attendere la severa presa di posizione del presidente dell’Otuc, Antonio Villano che, sottolineando come da anni lui personalmente stia invece chiedendo alla Provincia di Latina di avviare le procedure per il suo rinnovo, definisce quella di Bernola “una gratuita ingerenza” nel momento in cui “si erge a paladino della parte politica.
Il responsabile della segreteria tecnica operativa dell’Ato 4, nominato dalla Provincia di Latina, – ha aggiunto Villano chiedendo l’intervento dell’Arera, l’autorità nazionale sulle risorsa idrica – dovrebbe svolgere un altro ruolo, quello che dovrebbe svolgere le funzioni di coordinamento d’ambito a tutela degli utenti e dei consumatori. Da oltre un anno anni sono pendenti invece alcune segnalazioni alla segreteria tecnica operativa per un intervento nei confronti di Acqualatina per avviare – ha osservato Villano – tra le altre cose le procedure di sgravio a causa delle perdita idriche e per rendere meno impositiva quella per il recupero dei crediti. Sebbene L’Otuc sia decaduto, cosi come erroneamente asserito dall’ingegner Bernola, non risulta chiaro – ha tenuto a precisare il presidente Villano – il motivo per cui si è provveduto ugualmente allo svolgimento delle sue attività tant’è che è stato regolarmente convocato durante il periodo di scadenza e le varie convocazioni, avvenivano alla presenza del dirigente dell’Egato 4, il tutto ,senza mai sollevare alcuna eccezione e/o deduzioni in tal senso in quanto lo stesso operava in regime di prorogatio.
Al contrario ci sono state continue ed incessanti richieste da parte delle associazioni dei Consumatori di rinnovo delle cariche dell’Otuc indirizzate al Presidente della Provincia di Latina, alle quali non veniva mai fornita alcuna esauriente ed esaustiva risposta, impedendo di fatto un rinnovo salvo oggi eccepire la presunta decadenza”. Villano ricorda come l’organismo abbia, non a caso, chiesto la convocazione alla Provincia di Latina, la quale forniva la Sala Loffredo per le singole riunioni e deliberazioni, in attesa di chiarire il suo funzionamento ed il suo rinnovo che, per le vie brevi, veniva sottoposto al Segretario Generale della Provincia di Latina senza mai risolvere alcunchè. Inoltre, tutti i Regolamenti di modifica della Carta dei Servizi del Gestore Idrico, le convocazioni della Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4, tutte le determinazioni sul servizio idrico integrato venivano inviate anche all’Otuc, anche nel periodo di scadenza del rinnovo delle cariche, in palese contraddizione ed illogicità con la Vostra missiva – rincara la dose il presidente Villano – in quanto se ritenuto “decaduto” tale condizione di fatto porrebbe nella illegittimità qualsiasi atto adottato.
Non comprendono le Associazioni dei Consumatori quali siano le reali ed effettive motivazioni di questa inaspettata presa di posizione, visto che le richieste delle stesse si sono protratte per un lunghissimo lasso di tempo senza mai aver avuto risposta esaustiva ed esauriente, nonché motivata dalle normative vigente”. Insomma volano letteralmente gli stracci quando i consumatori ricordano a Bernola di utilizzare del tempo per scrivere la velenosa nota di riposta quando lo stesso “non ha effettuato nessun intervento nei confronti del gestore che, indisturbato, continuare ad attuare le procedure che contestiamo. Chiediamo ancora una volta qual è il ruolo della segreteria tecnica operativa – conclude il presidente Villano – E’ un ente autonomo con un bilancio di svariati centinaia di migliaia di euro. Dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nei confronti del gestore e dare risposte ed informare la parte pubblica, i sindaci dell’Ato, e non fornire documentazione all’Arera”