Formia / Donazione “terreno Ranucci”, intervengono le Associazioni: un progetto che viene da lontano

Attualità Formia

FORMIA – “Dunque la donazione dell’area verde soprastante i criptoportici di S. Erasmo, già proprietà Ranucci, si è conclusa con un atto notarile. A margine della notizia, il Sindaco ha sottolineato come un grande successo l’operazione, scaturita da una sua richiesta, che avrebbe superato le varie vicissitudini, frutto di una politica del passato probabilmente miope e poco lungimirante. C’è bisogno che qualcuno spieghi al sindaco Taddeo che la litania sull’inerzia delle precedenti amministrazioni, peraltro con ben due commissariamenti, non serve. Egli, come in un disco incantato, ha bisogno di ripetere che ‘gli altri’ non erano buoni e che lui invece è capace. Le cose, in verità, non stanno proprio così”. La notizia è di un paio di giorni fa: la donazione al Comune di Formia di un terreno, lì dove dovrebbe sorgere la cosiddetta “Passeggiata di Cicerone”,  del senatore Ranucci è stata formalizzata, durante una cerimonia in Sala Sicurezza, con un atto notarile.

Sulla notizia intervengono, con una nota, le associazioni “Comunità del Lazio Meridionale e delle Isole Pontine” e  “Incontri e Confronti”, le quali intendo commentare la notizia, rispondendo all’inerzia tributata dal sindaco Taddeo alle passate Amministrazioni per non aver adempiuto precedentemente alla formalità che, di fatto, però, rende concreto l’atto di donazione. “La sua amministrazione è assente su tutti i dossier che contano: dalla viabilità, alla sanità, dal nuovo PRG al riuso delle aree industriali dismesse, dalla destinazione da imprimere ai beni confiscati alla mafia ad una moderna portualità turistica. Cioè tutte quelle cose che sono in grado di delineare una visione futura di città. Speriamo che almeno l’amministrazione da lui presieduta, riesca a trovare i fondi per attrezzare l’area ex Ranucci a verde pubblico e raccordarla con la cosiddetta passeggiata di Cicerone. L’idea di realizzare una ciclovia/pedonale da Vindicio a Gianola, fu presentata nella villa comunale il 21 luglio del 2017 nell’ambito di una Festa Democratica e de “l’Unità”. Essa era inserita in un più ampio progetto di trasformazione e rigenerazione urbana del fronte mare, ivi compresa la viabilità litoranea. Successivamente fu la Commissaria Silvana Tizzano ad adottare un primo stralcio dell’idea progettuale, a partecipare ad un bando ministeriale per la rigenerazione urbana e a ottenere il suo finanziamento (delibera n. 61 del 3 giugno 2021″- spiegano.

E proseguono:”Questo dimostra che il progetto è frutto di contributi diversi, provenienti anche dalla società civile. Oggi è importante elaborare un’idea complessiva di trasformazione e rigenerazione del water front nella parte centrale della città, di cui la passeggiata di Cicerone e la valorizzazione dell’area ex Ranucci costituiscono uno stralcio importante. Infatti accanto al muro di Nerva, sotto lo slargo di parcheggio della Flacca, ci sono dei criptoportici, in parte praticabili, le cui volte sono decorate con stucchi di epoca romana molto belli. Sempre confinante con il muro di Nerva, sulla litoranea, davanti al ristorante cinese, c’è un sottopasso che comunica con l’altro lato della strada”.

Insomma la posizione portata avanti dalle Associazioni firmatarie della nota è chiara: non bisogna fare delle azioni amministrative medaglie da appuntare al petto personale – a discapito degli amministratori del passato-  più che altro dovrebbero essere concepiti come passi avanti, indispensabili, nella logica di una programmazione più lungimirante, per la città intera. A beneficio della quale vale la pena lavorare in continuità, lì dove possibile e condiviso, con il passato e non in rottura, dal momento che talune idee hanno radici più profonde nel tempo. Quelle delle associazioni è, dunque, tutto sommato un atteggiamento costruttivo, tanto da concludere la loro nota suggerendo alcune possibilità proprio per la realizzazione del progetto di cui la donazione dell’ex-senatore Ranucci è prodonoma.

“Si potrebbe” – scrivono le associazioni “Comunità del Lazio Meridionale e delle Isole Pontine” e  “Incontri e Confronti” – “eliminare il soprastante passaggio pedonale, ennesima barriera di un traffico promiscuo, urbano ed extra; attivare il sottopasso pedonale collegandolo con l’area verde acquisita; cucire il percorso tra passeggiata di Cicerone e la piccola spiaggia di largo Marina di Castellone. Infine, con il recupero della ex discoteca, la città guadagnerebbe un’area di grande pregio oggi, purtroppo, abbandonata al degrado”.