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Gaeta / Piazzale della stazione: una mobilitazione per bloccarne la privatizzazione

GAETA – Una mobilitazione per bloccare la privatizzazione del piazzale della stazione di Gaeta. E’ quella che ha inaugurato in questi giorni, attraverso una petizione popolare, il comitato civico “Piazzale Gaeta”, lo stesso che lo scorso 8 febbraio aveva organizzato un riuscito e spontaneo sit-in per contrastare la completa privatizzazione dell’area di via del Piano che, a lungo di proprietà dell’ex Consorzio Industriale al sud pontino, è stata legittimamente venduta ad una società privata, la Easy Park che, presentando un Cila al comune di Gaeta, potrebbe privatizzare il sito arrivando – cosa già fatta lo scorso autunno – a chiudere il varco d’accesso e di collegamento con le sovrastanti via Atratina e Corso Cavour e dunque con il centro urbano di Gaeta.

“L’inganno è sotto i nostri occhi – fa sapere il portavoce di questo comitato, il professor Damiano Di Ciaccio – Dove una volta una prevista una riqualificazione per il bene comune – il progetto era stato approvato in consiglio comunale con la delibera numero 80 il 15 novembre 2009 – oggi sorge un progetto che purtroppo soddisfa gli interessi di pochi. Quello che doveva essere un parcheggio accessibile a tutti si è trasformato in un progetto privato. E non è un semplice cambio di prospettiva: è purtroppo una trasformazione che toglie ai cittadini di Gaeta il diritto ad usufruire liberamente di spazi che appartengono, per diritto, a tutti. E’ tempo di rivendicare il nostro diritto a spazi – ha concluso il professor Di Ciaccio – che appartengono a tutti”.

Quest’ultima iniziativa di sensibilizzazione, organizzata a tutela anche di importanti attività commerciali e di servizio insistenti a fianco e a ridosso del piazzale, ha voluto lanciare un severo rimprovero all’amministrazione comunale di Gaeta, più specificatamente alla penultima guidata dal sindaco Cosimino Mitrano, accusata di “miopia” nel momento in cui la proprietà dell’area dal Consorzio di sviluppo industriale del sud pontino è diventata privata: “Ci chiediamo come ha potuto la precedente Giunta Mitrano permettere tutto questo – si è sempre interrogato il “Comitato Piazzale Gaeta” – Il piazzale è sempre stato usato come viabilità, parcheggio, zona mercato e anche per garantire standard urbanistici a servizio delle numerose abitazioni private e attività commerciali nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Il progetto di riqualificazione dell’area, in vista della riattivazione della Litoranea e della stessa stazione ferroviaria, presentato in pompa magna da Comune di Gaeta e dall’ex Consind all’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, prevedeva tutt’altro e, naturalmente parcheggi pubblici a disposizione per residenti. Questa scelta condivisa fortemente dalla precedente amministrazione comunale ‘smentisce’ quanto fatto credere alla cittadinanza… La stessa Cila presentata al Comune dalla nuova proprietà ‘tradì’ anche il progetto presentato in Consiglio Comunale che prevedeva una zona riservata a residenti non dimenticando come lo piazzale sia stato usato nel corso del tempo ma anche di recente anche come standard di parcheggi per rilasciare nuove concessioni edilizie”.

Come si è potuto privilegiare l’interesse privato a quello pubblico? – ha tuonato Di Ciaccio – Abbiamo fatto presente tutto questo al sindaco Leccese che in un primo momento ha dichiarato di comprendere la gravità del problema. Questa nuova petizione rilancia un altro intricante quesito: come intende l’amministrazione comunale “rimediare a questo grave problema che rappresenta forse uno dei maggiori errori urbanistici commessi a Gaeta?”. I cittadini firmatari della petizione chiedono il rispetto dei diritti previsti dalle norme urbanistiche e dal codice della strada… La diversa gestione del piazzale, di fatto privatizzata con il silente avallo del comune di Gaeta, ha cambiato le carte in tavolo provocando di fatto il mancato rispetto degli standard abitativi di aree intensamente urbanizzate come Via Atratina ,Via Garibaldi, Via del Piano, Via Fabio Massimo e Via Bachelet. Se sinora erano garantiti finora dall’uso pubblico dall’area del piazzale di Via del piano, ora non lo sono più . Questi standard non sono più garantiti e i residenti e gli operatori commerciali della zona “si stanno trovando di fronte all’impossibilità di raggiungere le proprie residenze e parcheggiare nelle vicinanze”.

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